Del Carlo: Nessuna novità per le pensioni, bene il contrasto alla povertà e il reddito d’inclusione, insufficiente le risorse su sanità e sociale
«Una legge di bilancio che rappresenta il classico bicchiere mezzo vuoto per i pensionati. Viene confermata la quattordicesima per le pensioni sotto i mille euro e l’aumento per quelle già in essere, ma non è ancora una misura stabilizzata. Le pensioni minime sono ancora lontane dalle 650 euro mensili come indica la Carta Sociale Europea, mentre non ci sono le riduzioni fiscali per le pensioni più basse». E’ questo in sintesi il commento del presidente dell’Anp Cia Toscana Alessandro Del Carlo sul testo delle legge di bilancio approvato dal Parlamento.
«Siamo in presenza di misure in parte buone, in parte insufficienti e contraddittorie, - prosegue Del Carlo, -; fra le categorie di lavori usuranti si è introdotto quello degli operai agricoli mentre sono stati esclusi gli agricoltori. Un errore ed un’ingiustizia grave che continueremo a denunciare e chiede di rimediare». Resta tutto da affrontare il tema dell’età pensionabile in relazione all’aspettativa di vita, per il quale, con le norme della legge Fornero, si sta realizzando una situazione socialmente ingiusta e inaccettabile.
Su altri fronti invece ci sono dei provvedimenti molto interessanti, anche se tardivi e modesti di entità, come quelli finalizzati alla lotta alla povertà con l’estensione della platea dei beneficiari e con il collegamento al Reddito d’inclusione. E’ una strategia da condividere, perché interviene per contrastare il disagio sociale e può essere di aiuto a costruire percorsi di reingresso nel mondo del lavoro.
«La più grande carenza riguarda la sanità – aggiunge il presidente Anp Cia Toscana -, per la quale sarebbe stato necessario dare un segnale forte dell’impegno dello stato nella salvaguardia del sistema pubblico di fronte ai problemi che si sono manifestati in questi anni per cui tanti cittadini, soprattutto anziani, hanno dovuto rinunciare alle cure per ragioni economiche. La riduzione del cosiddetto ‘superticket’ risulta del tutto insufficiente. Le sfide dei prossimi anni richiederanno ben altro impegno dello stato e delle istituzioni; i servizi socio sanitari, gli ospedali di prossimità nelle aree rurali e montane, le liste d’attesa per le visite specialistiche e gli interventi chirurgici, le politiche della prevenzione, il fondo per la non autosufficienza. Politiche e servizi, insomma, - conclude – che possono intervenire per contrastare e recuperare le diseguaglianze sociali che si sono accumulate in questi anni di crisi, per le quali c’è ancora molto da lavorare e l’Anp Cia Toscana conferma il proprio impegno a riguardo.
Fonte: Anp Cia Toscana
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