"La città ricordi i volontari del battaglione Camicie Nere d'Assalto Giglio Rosso"

Giuliano Lastraioli (foto Della Storia di Empoli)

L'avvocato Giuliano Lastraioli ha inviato comunicato sull'anniversario della partenza dei giovani per la guerra di liberazione.

Vi sono empolesi di serie A ed empolesi di serie B, anzi di nessun valore civico e umano, quasi da gettare nella pattumiera dell'oblìo.

Come da copione si celebra il 69° anniversario della partenza dei giovani volontari inquadrati nell'esercito badogliano, che corsero in aiuto al vincitore, a guerra quasi finita, nemmeno tre mesi prima dell'esito.

Si continua invece a dimenticare, come se fossero indegni appestati, i quasi novecento volontari del 93° battaglione Camicie Nere d'Assalto "Giglio Rosso" di Empoli, che a varie riprese e in ben altra temperie partirono in fretta e furia nel tardo autunno del 1940 per concorrere, con mezzi ridicoli, al tamponamento della rotta del Regio Esercito sul fronte greco-albanese, nella terribile gola della Tomorizza, dove fecero il loro dovere come ultimo velo all'offensiva ellenica. E poi, sul fronte macedone contro gli jugoslavi, al cippo 43 e al passo di Ciafetana. Gli empolesi furono i primi a scendere dalle montagne sul lago di Ocrida, arrivando a occupare la città di Struga ancor prima dei tedeschi che se ne presero il merito.

Ricordiamo qualche nome: il centurione Alessandro Bianchi di Castelfiorentino; il capomanipolo (Torello Dei di Certaldo; il capomanipolo Mario Pazzagli di Empoli; il centurione Italo Gianni di Montelupo Fiorentino; il caposquadra Dino Ancillotti di Empoli; alcuni di essi decorati al valore. Nel grande libro della storia ci deve essere posto anche per loro.
IL BARGELLO

 

Fonte: Il Bargello

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