
Bocca di Rosa a Reggello, dove una casa di appuntamenti in un condominio nella piazza principale di un piccolo paese è stata scoperta grazie ad alcune donne, che si sono rivolte ai carabinieri poiché l'appartamento era frequentato anche dai loro mariti.
L'abitazione, a Vaggio nel comune di Reggello, è stata sequestrata. Un uomo di 39 anni, nigeriano, è stato arrestato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
L'uomo aveva affittato l'appartamento, dentro il quale faceva prostituire due sue connazionali. Ogni giorno andava in un ufficio postale della zona per versare l'incasso su una carta prepagata. Secondo quanto emerso, alcune donne residenti nei paesi vicini si sarebbero rivolte ai carabinieri di Reggello, denunciando quanto accadeva nella casa e confessando di temere che tra i clienti ci fossero anche i loro mariti.
Numerose anche le segnalazioni arrivate ai militari dalle famiglie di Vaggio, infastidite dal continuo via vai dall'appartamento, in uno stabile vicino a una scuola elementare.
Secondo quanto accertato nel corso delle indagini i clienti erano impiegati e operai residenti nella zona. Si fermavano per un incontro a luci rosse principalmente negli orari di uscita da lavoro, tra le 14 e le 18, prima di rientrare a casa dalle proprie famiglie. Gli incontri duravano circa 15 minuti e avevano un costo di 50 euro. Nella casa sono stati trovati anche circa 200 profilatici e qualche gadget erotico.
Quando i clienti uscivano, negli ultimi tempi trovavano ad aspettarli i carabinieri in borghese: dopo alcuni momenti di esitazione, tutti hanno ammesso di aver intrattenuto rapporti con una prostituta all'interno dell'appartamento, ubicato al primo piano del condominio. I clienti prendevano appuntamento chiamando un numero di telefono cellulare, a cui rispondeva il trentanovenne finito in manette, riportato su annunci pubblicati su alcuni quotidiani locali e su un sito specializzato in incontri hard.
Tra le frasi pubblicate a corredo dell'annuncio: 'Firenze-Reggello... Ragazza americana chocolatino fondente'. I soldi guadagnati con le prestazioni venivano divisi a metà tra il trentanovenne e le donne nigeriane. Il proprietario dell'abitazione, regolarmente affittata al nigeriano, ha denunciato ai carabinieri ciò che accadeva nella casa. I sospetti dell'uomo sono stati poi confermati dalle proteste dei residenti e di alcune mogli, che ritenevano che i loro mariti fossero tra i clienti.
Il sindaco, i vicini insospettiti dai movimenti
"Alcuni residenti di Vaggio hanno segnalato direttamente ai carabinieri continui movimenti sospetti, specie notturni, intorno alla casa, di gente estranea. C'è stato un canale diretto tra popolazione ed Arma, la stazione di Reggello ha approfondito la vicenda e ha scoperto che c'era una casa d'appuntamenti". Così il sindaco di Reggello, Cristiano Benucci sulla vicenda della frazione di Vaggio.
"I carabinieri - prosegue il sindaco Benucci - in effetti hanno scoperto che la vicenda era seria, fondata. Hanno trovato i numeri di telefono pubblicizzati su internet", poi "loro stessi hanno fatto un sopralluogo e appurato che nella casa di Vaggio era praticata la prostituzione".
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