Cresce il fenomeno delle frodi creditizie, Crif: "Numeri preoccupanti"

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Le frodi creditizie perpetrate mediante furto di identità - con il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene – si confermano essere un fenomeno dalle dimensioni a dir poco preoccupanti, in particolare relativamente al credito al consumo.

Sulla base di quanto emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio CRIF sui Furti di identità e le Frodi Creditizie, nei primi 6 mesi dell’anno in corso sono stati oltre 11.000 i casi rilevati, contro una media che nel corrispondente semestre dei 2 anni precedenti si era invece attestata intorno alle 8.000 unità. Per quanto riguarda l’importo medio delle frodi, è risultato pari a 7.047 euro, per un valore complessivamente stimato superiore agli 80 milioni di euro.

La dimensione di questo fenomeno, spesso sottovalutato, può essere colta anche attraverso il confronto con il numero di rapine ai danni degli istituti di credito, che nell’intero anno 2016 sono state solamente 360 sull’intero territorio nazionale.

La situazione in Toscana

Per quanto riguarda nello specifico la Toscana, sono stati 497 i casi di frode registrati nel I semestre 2017, dato che posiziona la regione al 9° posto della graduatoria nazionale guidata da Sicilia (2.021 casi), Campania (1.798 casi) e Puglia (1.261 casi).

A livello provinciale, il maggior numero di frodi creditizie è stato registrato nella provincia di Firenze, con 128 casi (che la collocano al 19° posto nel ranking nazionale), mentre nella provincia di Pisa sono stati 70 (41^ posizione); segue Lucca, con 60 casi, mentre Grosseto si posiziona all’estremo opposto della classifica regionale, con sole 22 frodi rilevate nei primi 6 mesi dell’anno.

 ProvinciaN. di casi di frode nel I semestre 2017
AREZZO37
FIRENZE128
GROSSETO22
LIVORNO41
LUCCA60
MASSA-CARRARA35
PISA70
PISTOIA45
PRATO29
SIENA30
TOT TOSCANA497

Fonte: Osservatorio CRIF sui furti di identità e le frodi creditizie

Il profilo delle vittime

L’Osservatorio CRIF presenta anche un’analisi del profilo delle vittime di furto di identità utilizzato per portare a termine una frode creditizia. Nello specifico, la distribuzione dei casi per sesso evidenzia, ancora una volta, la preponderanza di uomini, con il 56,5% dei casi anche se rispetto al primo semestre 2016 crescere sensibilmente l’incidenza delle frodi subite da donne (+16%).

Osservando invece la distribuzione delle frodi per classi di età, prosegue la tendenza già evidenziata nelle precedenti rilevazioni, con la crescente incidenza dei casi tra vittime di età medio bassa: i maggiori incrementi, infatti, sono quelli rilevati nella fascia compresa tra i 18 e i 30 anni (+9,1%) e in quella tra 31 e 40 anni (+6,9%) mentre diminuisce sensibilmente l’incidenza dei casi tra i 51-60enni (-8,2%) e tra gli over 60 (-6,7%).

“Frodi creditizie e truffe online stanno diventando la nuova piaga del crimine: se le rapine in banca sono in continua diminuzione, registriamo infatti l’inarrestabile ascesa di nuove tipologie di reati che sfruttano la tecnologia e la possibilità di effettuare operazioni online – commenta Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF -. I giovani risultano particolarmente esposti ai furti di identità online, anche per la quantità di dati spesso condivisi in modo eccessivamente disinvolto su Internet e sui social media, ma tutti senza eccezioni siamo vulnerabili al rischio di subire una frode creditizia. Soprattutto in questo periodo di acquisti natalizi, che tipicamente vede una impennata dei casi, è bene alzare il livello di guardia”.

 

Le principali categorie di beni e servizi acquistati attraverso un finanziamento ottenuto fraudolentemente

La tipologia prevalente di beni acquistati con un finanziamento ottenuto in modo fraudolento si conferma essere quella degli elettrodomestici, che arrivano a spiegare il 38% dei casi. Al secondo posto si piazza la categoria delle auto e moto, che arrivano a pesare per il 9,1% sul totale, seguita dalle spese per immobili e ristrutturazioni (8,4%). Da sottolineare il costante aumento dei casi che hanno come oggetto l’acquisto di trattamenti estetici/medici (+12,2%, anche se si fermano al 4,2% del totale).

La tipologia di finanziamento oggetto di frode creditizia

Il prestito finalizzato continua a fare la parte del leone, con il 56,5% dei casi di frode che interessano questa tipologia di prodotto creditizio.

Al contempo prosegue l’aumento significativo anche delle frodi perpetrate su carte di credito, che nel I semestre 2017 fanno registrare un eloquente +78,7% rispetto ai primi 6 mesi del 2016 arrivando a spiegare quasi il 30% del totale mentre i casi relativi ai prestiti personali calano del -15,7%.

I documenti più frequentemente utilizzati per portare a compimento le frodi

L’Osservatorio CRIF segnala come l’utilizzo della carta di identità risulti il documento identificativo principalmente utilizzato nei casi di frode creditizia (oltre l’80% del campione totale).

In particolare, si tratta di carte di identità contraffatte oppure valide ma non riconducibili al soggetto cui sono intestate. Una quota parte, invece, riguarda documenti per i quali risulta una denuncia per furto o smarrimento.

I tempi di scoperta

Andando ad analizzare la distribuzione dei tempi di scoperta in funzione dell’entità dell’importo frodato, dallo studio emerge che la maggior parte dei casi scoperti entro i 6 mesi riguardano cosiddetti “small tickets” mentre i casi di frode con importi superiori ai 10.000 euro tipicamente necessitano di tempi più lunghi per essere individuati tanto che nel 21% dei casi si arriva addirittura a superare i 5 anni. Sempre relativamente ai tempi di scoperta delle frodi i dati relativi al I semestre 2017 mostrano una forte polarizzazione verso due macro categorie: da un lato quasi il 60% dei casi viene scoperto entro 6 mesi (in crescita del 10,7% rispetto al I semestre 2016), dall’altro lato continuano ad emergere casi di frode messi in atto 3, 4 e addirittura 5 anni prima (circa il 16% del totale, in aumento del 2,5% rispetto al I semestre 2016).

“Il contrasto a un fenomeno criminale che ha assunto dimensioni ormai impressionanti passa sia dalla capacità dei cittadini di adottare comportamenti virtuosi di autotutela, sia dall’utilizzo di sistemi di verifica dell’identità sempre più sofisticati e veloci - commenta Diego Molinazzi, Business Consultant del centro di competenza CRIF Fraud Prevention & Compliance. - In questi ultimi anni hanno giocato un ruolo estremamente importante anche le banche dati istituite dal Ministero dell'economia e delle Finanze. Per questo motivo un ampliamento dei controlli disponibili su SCIPAFI, come ad esempio la verifica della carta di identità e il controllo dei documenti smarriti e rubati, è atteso molto favorevolmente dagli Istituti di credito

 

 

Fonte: Ufficio Stampa

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