Rapina ai coniugi Testi a Empoli, arrestati tre napoletani

Tre arresti per la rapina ai danni di Alessandro Testi, patron del Gruppo Testi che produce i gioielli a marchio Rebecca, e la consorte Paola Bagnoli. Parliamo di fatti avvenuti 10 mesi fa, il 18 gennaio 2017. La rapina è stata ricostruita per filo e per segno con le indagini dei carabineri della compagnia di Empoli, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze nella persona del pm Vito Bertoni. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip Mario Profeta.

Sono finiti in carcere tre pluripregiudicati residenti a Napoli, già condannati per vicende analoghe: Francesco Guadagno, 28enne, presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale; Giuseppe Esposito, 28enne, presso quella di Santa Maria Capua Vetere; mentre Salvatore Perugino, agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Napoli.

I FATTI

Di ritorno da una cena a Borgo San Frediano a Firenze, Testi e Bagnoli erano tornati a casa in auto. Una volta scesi, sono stati aggrediti e rapinati mentre si affacciavano verso la porta di casa. Le telecamere fuori dal ristorante hanno potuto accertare che i rapinatori, con cappuccio e sciarpa per non farsi riconoscere, avevano già puntato gli occhi sulla coppia e li hanno seguiti fino a Empoli. Uno dei malviventi è passato loro vicino all'uscita del ristorante, per identificarle e aggredirle in seguito. La Porsche dei tre ladri viene seguita a breve distanza da un'Alfa Mito bianca. Il percorso lungo viale Talenti e sulla Firenze-Pisa-Livorno è stato identificato dalle telecamere. Fino a Empoli, dove è avvenuta l'aggressione che ha avuto come bottino due orologi Rolex e 200 euro in contanti.

Per identificare l'auto dei rapinatori, non visibile in nessuna telecamera di Empoli, convalidando la tesi dell'inseguimento fin da Firenze, è stata fondamentale la collaborazione tra reparti dell'Arma, anche fuori dall'Empolese. In una rapina con uguale modus operandi a Uzzano, nel Pistoiese, era riapparsa la Alfa. Il bottino era sempre lo stesso: il Rolex. In quella occasione, un testimone si era annotato il numero di targa.

L'auto era di un noleggio napoletano, affittata da Perugino. Ma chi usava in realtà l'auto erano gli altri due arrestati, gli stessi accusati di aver rapinato Testi e Bagnoli.

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