Arrestato per estorsione e spaccio, ora è a casa ai domiciliari controllato dal braccialetto elettrico

Il braccialetto elettrico

Era stato arrestato a novembre dai carabinieri con l’accusa di estorsione, dopo averlo incastrato grazie alla trappola organizzata insieme alla vittima delle sue minacce e richieste di denaro, poi i militari scoprirono durante una perquisizione a casa sua, a Cerreto Guidi, un piccolo ‘tesoretto’ di hashish.

L’uomo, 35enne, già gravato da precedenti per reati sul patrimonio e gli stupefacenti, era stato arrestato in flagranza di reato per estorsione e detenzione di sostanze stupefacenti ed era stato trasferito nel carcere di Sollicciano. A bloccare l’estorsore-spacciatore sono stati i carabinieri della stazione di Montespertoli che hanno raccolto, alcuni giorni fa, la richiesta di aiuto avanzata da un ventenne che abita in zona. La sua denuncia era chiara: veniva continuamente minacciato con richieste di denaro dal 34enne.

Ieri pomeriggio, i della Compagnia di Empoli, hanno attivato su di lui uno dei primi braccialetti elettronici per il controllo dei detenuti agli arresti domiciliari. Dopo tutte le necessarie verifiche tecniche, il braccialetto è stato messo al cerretese a cui è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il provvedimento restrittivo è stato disposto dal gip del Tribunale di Firenze.

Nella casa del detenuto è stata anche installata un apparecchio che riceve i segnali del braccialetto. Quando il detenuto esce dall’area definita o danneggia il braccialetto o la centralina scatta l'allarme alla centrale operativa.

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