
“È inammissibile che Toscana Aeroporti continui a incrementare gli utili sulle spalle dei lavoratori. Il piano di riorganizzazione aziendale deve essere assolutamente respinto, perché servirà soltanto a creare nuovi precari. La Regione, che è stata parte attiva nella privatizzazione del Galilei di Pisa, non assista impassibile, ma intervenga per porre rimedio a una situazione che rischia di diventare drammatica per quasi 800 persone”. La richiesta arriva da Daniela Lastri e Marco Sabatini, coordinatori di Sinistra Italiana Toscana, in occasione della seduta odierna del Consiglio regionale che si aprirà, appunto, con la situazione dei dipendenti di Toscana Aeroporti. In discussione anche la mozione di Sì-Toscana che impegna il presidente Rossi a chiedere con urgenza la riunione dell’assemblea dei soci mettendo all’ordine del giorno il ritiro del piano di esternalizzazioni.
“Non c’è un solo motivo valido per giustificare questa operazione. Saranno appaltati i servizi di security, controllo tecnico, pulizia, rifornimento velivoli, assistenza a terra dei passeggeri e attività di check-in a scapito dei diritti del personale, della qualità e della sicurezza sul lavoro. Istituzioni ed enti pubblici – concludono Lastri e Sabatini - dovrebbero essere meno compiacenti con Toscana Aeroporti e con la sua volontà di massimizzare i profitti fregandosene del resto”.
Monni e Pieroni (Pd): “Piena solidarietà ai lavoratori”
“Piena solidarietà e vicinanza ai 700 lavoratori di Toscana Aeroporti, aprire subito un tavolo con la regia della Regione Toscana a cui siedano i soggetti gestori, le parti sindacali e gli enti locali interessati. Tanto più che la trattativa, pur complessa, è aperta e riguarda un piano ancora non definito, e quindi perfezionabile, sul quale il gestore ha dichiarato di essere disponibile a ragionare”. Così la vice capogruppo del partito democratico Monia Monni intervenendo oggi in Consiglio per illustrare la mozione del Partito Democratico in merito al piano di esternalizzazioni presentato da Toscana Aeroporti.
Monia Monni ha poi sottolineato che l’"apertura di attività di handling non è una scelta, ma la risposta ad un obbligo ineludibile ad una direttiva europea recepita dalla legge 18 del 1999 che prevede che gli aeroporti con traffico pari o superiore ai 2 milioni di passeggeri l’anno, dispongano “il libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra ai prestatori di servizi”. “Ci sono numerose pronunce dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato – ha precisato Monni- che sono intervenute sul tema, stabilendo che non solo occorre garantire la libera concorrenza dei servizi handling, ma che il gestore dell’attività aeroportuale in regime di monopolio non può svolgere nel contempo i servizi di assistenza a terra dei passeggeri presso la relativa aerostazione, salvo il ricorso ad apposita società separata”. “Ma se la richiesta di ritirare il piano, avanzata dalle opposizioni, non è giuridicamente corretta – ha aggiunto Monia Monni- è comunque necessario trovare soluzioni che garantiscano il massimo rispetto dei lavoratori, che vanno tutelati non solo con il mantenimento del posto di lavoro ma nella dignità e qualità del lavoro stesso. Nell’atto approvato oggi si esprime “Sostegno alle mobilitazioni sindacali finalizzate a tutelare l’occupazione ed i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Si chiede al presidente della Giunta l’ impegno a convocare un tavolo per favorire il riordino e la limitazione dei soggetti operanti sugli aeroporti di Firenze e Pisa con funzioni di handling e si invita ad una armonizzazione dei servizi dei due aeroporti”.
“La discussione di oggi è sicuramente un momento importante nel quale il Consiglio prende posizione dichiarando solidarietà ai dipendenti di Toscana Aeroporti coinvolti nelle esternalizzazioni – ha aggiunto Andrea Pieroni, consigliere regionale, intervenendo in aula –. Si tratta di una questione che richiede la massima attenzione e che, se gestita nella modalità più opportuna, più concludersi senza criticità per i lavoratori che oggi, giustamente, esprimono legittime e comprensibili preoccupazioni. L’impegno della Regione deve andare in due direzioni: da una parte c’è la necessità di presidiare la vicenda affinché sia affrontata al meglio, abbiamo tutti gli strumenti perché questo accada, mettiamoli in campo; dall’altra l’esigenza di avere garanzia della realizzazione degli investimenti programmati e certezza dei tempi, penso ad esempio alla stazione passeggeri di Pisa. Per questo credo sia fondamentale l’indicazione che abbiamo dato alla Giunta regionale di istituire un tavolo di confronto in cui la Regione si faccia protagonista delle azioni necessarie a superare al meglio la situazione attuale garantendo il mantenimento della qualità del lavoro e della retribuzione e scongiurando ogni possibile ricaduta sui lavoratori”.
“Con questa mozione – hanno concluso Monni e Pieroni- impegniamo la giunta a portare avanti ogni azione in accordo con le parti sociali, per il mantenimento degli attuali inquadramenti contrattuali dei lavoratori con funzioni di handiling”
Fonte: Sinistra Italiana - Ufficio Stampa
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