
Ennesimo traguardo per l’artista napoletano, di adozione fiorentina, Massimo Bramandi. Dopo l’opportunità di esporre alla mostra “Viva Arte Venezia” a Palazzo Albrizzi Capello, sede del Padiglione Guatemala alla 57° Esposizione Internazionale La Biennale di Venezia, è arrivato il conferimento dell’ambito premio “Il Leone Alato”. Tanta soddisfazione superata forse solo dalla gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo credendo da sempre nel lavoro dell’artista e sostenendolo.
Prima fra tutti i citati nei ringraziamenti è la Banca di Cambiano, che vanta una storia di tutto riguardo e sempre volta a promuovere le attività e i progetti volti allo sviluppo sociale ed economico, le iniziative culturali, artistiche e di formazione. Anche stavolta la Banca si schiera a favore della cultura e in particolare del lavoro di Bramandi.
Bramandi ha ringraziato inoltre l’associazione ArtetrA e la casa d’aste Prince Art, in particolare nelle persone di Armando Principe e Veronica Nicoli, per il loro supporto e per l’ottimo rapporto che si è venuto ad instaurare, con il tempo.
L’artista ha dichiarato: “Credo che al giorno d’oggi persone come Armando Principe e Veronica Nicoli siano sempre più necessarie e indispensabili nel mondo dell’arte in modo da permettere all’universo artistico di crescere e rinnovarsi di continuo. Armando e Veronica mettono amore e passione nel loro lavoro e sono riusciti a creare maestose ed eleganti manifestazioni culturali degne di grande rispetto, coinvolgendo anche personalità importanti come Vittorio Sgarbi, Daniele Radini Tedeschi, Josè Van Roy Dalì (figlio di Salvador Dalì) e tanti altri.”
Bramandi ha conosciuto i due in occasione della sua esperienza salernitana, momento unico ed irripetibile, nonché occasione per confrontarsi con artisti innovativi nei temi e negli stili. Proprio a Salerno l’artista ha l’opportunità di conoscere il Professor Vittorio Sgarbi, che poche settimane dopo la manifestazione decide di fargli visita nel suo studio a Castelfiorentino. Per Bramandi ha così inizio un anno ricco di novità che gli regalano grandi gioie e richiedono il suo massimo impegno e determinazione.
Lo stesso artista si sente un po’ come gli eroi rappresentati nei suoi quadri: “Una volta identificato il percorso, l’eroe si incammina consapevole che non può più tornare indietro. Forma della determinazione e coraggio di un eroe dei tempi moderni che ha deciso di indossare la maschera di se stesso.”
- Daniele Radini Tedeschi con Massimo Bramandi
- Massimo Bramandi
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