
Un'altra multa non valida. Sotto i riflettori ancora l'autovelox sulla ss67 Tosco Romagnola a Montelupo Fiorentino. Il Giudice di Pace ha depositato in data 31 agosto 2017, un'altra sentenza nella quale si annulla una multa relativa al 6 aprile 2016. A darne notizia è l'A.E.C.I. (Associazione Europea Consumatori Indipendenti) che ha seguito il caso legale: ecco la nota nella quale si commenta la decisione presa dal Giudice di Pace.
Il Giudice di Pace di Firenze, Dott.ssa Elena Mereu, ha accolto il ricorso di un automobilista che era stato sanzionato per eccesso di velocità con rilevazione a mezzo dell'ormai noto autovelox installato sulla Via Tosco Romagnola, all'altezza del Km 54+900 nel Comune di Montelupo Fiorentino. Nell'opposizione, curata dall'ufficio legale di EuroConsumatori, sono state addotte argomentazioni ed elementi che hanno dimostrato l'illegittimità del verbale impugnato, quali l'erronea collocazione dei segnali di preavvisoe dello strumento di rilevazione, nonché la scarsa visibilità del dispositivo di controllo, poiché mimetizzato nella vegetazione circostante.
Nell'annullare la sanzione ingiunta, il giudice, ha motivato che, dalla documentazione fotografica prodotta, é emersa con palmare evidenza, la scarsa visibilità dell'apparecchiatura non facilmente contraddistinguibile anche per la tipologia della forma e l' uniformità del colore che hanno indotto l'automobilista a confondere il dispositivo con un palo della segnaletica stradale ivi apposta in concomitanza.
Il Giudice ha fatto riferimento alla sentenza 15899/2016 della Suprema Corte di Cassazione la quale ribadisce “l'obbligo di civile trasparenza gravante sulla P.A., il cui potere sanzionatorio, in materia di circolazione stradale, non è tanto ispirato dall'intento della sorpresa ingannevole dell'automobilista indisciplinato, in una logica patrimoniale captatoria, quanto da uno scopo o di tutela della sicurezza stradale e di riduzione dei costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare, anche mediante l'utilizzazione delle nuove tecnologie di controllo elettronico”.
Il sindaco di Montelupo Paolo Masetti ha voluto commentare non la sentenza quanto la pratica sempre più diffusa del ricorso: "Un cittadino dovrebbe essere corretto nel riconoscere il fatto che in quel momento superava il limite previsto. La normativa sull'autovelox tutela più facilmente il cittadino che infrange le regole della strada piuttosto che le pubbliche amministrazioni. La cosa curiosa è di chi a 80, 90, 110 km/h faccia poi ricorso, si attacchi al cavillo burocratico. Questo è l'aspetto che mi imbarazza, al di là dell'iter. Se fossi stato beccato ad andare a 130km/h, con quale coraggio vado ad attaccarmi a un cavillo? Il popolo italiano è decisamente restio e contrario alle regole, lo dimostriamo ampiamente anche in questo caso".
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