
Si è tenuta oggi la comunicazione della Giunta, richiesta anche dal gruppo Sì - Toscana a Sinistra, sul nuovo aeroporto di Firenze, la stazione Foster e la gestione delle terre e rocce di scavo TAV, l’inceneritore di Case Passerini, le terze corsie autostradali e le modifiche alla normativa VIA.
“Una comunicazione deludente e reticente - affermano i consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti - che evita di entrare nel merito dei problemi aperti e decide di non dire quel che evidentemente sarebbe scomodo dire”. “Debolissime, politicamente, le ragioni addotte per giustificare la scelta di non ricorrere, come hanno fatto altre Regioni italiane, contro la nuova normativa di Valutazione di Impatto Ambientale voluta dal ministro Galletti, abdicando così alla difesa degli interessi della comunità regionale.”
“Riguardo a Peretola la Giunta parla di esplicitamente di ‘nuovo aeroporto’ e non di ‘nuova pista’, come scritto nella programmazione regionale. Questa è una candida ammissione della realtà, dato che si è fino a oggi continuato a spacciare per ‘ampliamento’ quello che è invece a tutti gli effetti un nuovo aeroporto, anche per aggirare le più stringenti direttive sicurezza”. “ Ci viene poi ricordato che la giunta, con delibera 1168/2015, ha espresso un ‘orientamento favorevole’ al nuovo aeroporto ma si evita di ricordare quel che c’era scritto nel parere tecnico ambientale del NURV. I tecnici della Regione evidenziavano profili d’illegittimità del procedimento, gravi lacune, carenze progettuali, mancanze documentali e persino consistenti inesattezze rispetto ai dati sulla qualità dell’aria e sull’inquinamento acustico. E allora sorge la domanda: perché, a fronte di un procedimento ritenuto illegittimo dai tecnici della regione, la Giunta non ha ritenuto di chiedere al Ministero dell’Ambiente il doveroso rispetto delle norme vigenti?".
“Quando poi si fa riferimento agli interventi compensativi e si nominano ciclopista e rimboschimento della Piana per l’appunto si evita di menzionare le innumerevoli e fondamentali prescrizioni che il PIT assegna a carico e spese del proponente su vari aspetti fondamentali: reticolo idraulico, biodiversità, inquinamento atmosferico e acustico e così via”.
“E ora? I tecnici del Ministero hanno imposto 142 fra prescrizioni e sub prescrizioni, una vera e propria bocciatura mascherata”. “Ma l’indirizzo politico è di andar avanti ad ogni costo. E per aggirare le pesanti inadempienze di ENAC si confida adesso nella nuova procedura di VIA, appositamente e scandalosamente rimodellata dal Ministero, che semplifica le procedure e contingenta i tempi dell’iter a discapito della correttezza amministrativa e peggiorando la qualità della verifica ambientale. Innanzitutto la Nuova VIA legittima il Masterplan, ossia il generico e fumoso progetto aeroportuale presentato da ENAC e a suo tempo ritenuto erroneamente equivalente al ‘Progetto definitivo’ richiesto dalla precedente normativa”. “Tuttavia questo tentativo di aggiramento è destinato a naufragare grazie alla rivolta dei Comuni della Piana, che in definitiva non chiedono altro che il rispetto delle norme urbanistiche comunali, e grazie ai ricorsi di comitati e associazioni alla Commissione UE oltre ai ricorsi di varie Regioni alla Corte Costituzionale”.
“Per quanto concerne il capitolo Case Passerini”, continuano Fattori e Sarti, “la comunicazione liquida la questione in due parole, in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso al Tar che nel frattempo ha fermato tutto.” “Con un po’ d’ironia potremmo dire che forse è un buon segno, dato che anche la maggioranza è pienamente consapevole che il progetto ormai è da archiviare e probabilmente stanno solo cercando un’exit strategy”. “Non si tratta solo di prendere atto della rivolta dei cittadini della piana, stanchi di essere considerati una pattumiera e di vivere in una delle aree più inquinate d’Europa, ma anche di varare finalmente un nuovo piano regionale dei rifiuti che aggiorni vecchie previsioni rivelatesi sbagliate e gonfiate, guardando davvero alle direttive UE sull’economia circolare. Un nostro atto in tal senso è stato votato all’unanimità dal Consiglio regionale qualche mese fa”.
“Riguardo al sottoattraversamento TAV e alla Stazione Foster, nonostante i molti annunci, tutto è ancora fermo. I lavori principali dello scavo del Passante non sono avviati e il Ministero dell'ambiente ha chiesto nuove integrazioni al Piano di smaltimento delle terre di scavo. Ci domandiamo perché continuare a insistere con questa costosissima e pericolosa follia. A fine 2016 Ferrovie dello Stato aveva presentato nuove soluzioni tecniche che evitano di scavar sottoterra, così come esiste un ottimo progetto di superficie elaborato a suo tempo da tecnici e ricercatori dell’Università di Firenze, tenuto a marcire in un cassetto. Perché spendere una montagna di denaro quando si potrebbero ottenere i medesimi risultati spendendo un decimo? Perché fare una stazione in cui si fermeranno pochissimi treni? Chi risarcirà i tanti cittadini che vedranno seriamente danneggiate le loro abitazioni dagli scavi?”, si chiedono Fattori e Sarti.
“Per quanto concerne la Terza Corsia dell’A11, sarebbe molto più utile finalizzare le risorse disponibili per la cura del ferro, favorendo collegamenti veloci su rotaia nell’area metropolitana insieme a interventi seri per la sicurezza stradale e per la mitigazione dell'inquinamento acustico e dell'aria causati dal traffico automobilistico nelle aree attraversate dall’autostrada. Quantomeno - se si andrà avanti - che vi siano monitoraggi aggiornati sull’impatto dell'opera, considerato che i dati del gestore sono ormai vecchi, e che sia favorito il massimo coinvolgimento dei soggetti interessati, a partire dalle associazioni e dai comitati dei cittadini, nelle decisioni della Conferenza dei Servizi”.
“Non è una sorpresa, ancora una volta chiediamo di cambiare rotta sul nuovo aeroporto, sull’inceneritore, sul sottoattraversamento TAV e sull’A11, non siamo più negli anni ’60 del secolo scorso”.
Fonte: Sì Toscana a Sinistra
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