Due incidenti sul lavoro a Empoli: morto un operaio 46enne a Pozzale

(foto gonews.it)

Due infortuni sul lavoro, entrambi a Empoli, entrambi nella mattinata di oggi, giovedì 5 ottobre. Il primo alle 10 al Terrafino in via Partigiani d'Italia. Un 40enne è stato trasferito con l'elisoccorso Pegaso all'ospedale Careggi di Firenze. Sul posto un'automedica e un'ambulanza delle Pubbliche assistenze di Empoli. Sembra che del materiale sia caduto addosso all'operaio. Altri soccorsi sono giunti nella stessa area industriale, ma a causa di un malore di un dipendente in un'altra ditta estranea a quella dov'è avvenuto l'incidente.

L'altro è avvenuto in via Sottopoggio di San Giusto, a Pozzale, a pochi minuti di distanza dal primo. Purtroppo per questo fatto è confermato il decesso di una persona. Ambulanza della Misericordia di Empoli e automedica sono giunte sul posto, assieme ai carabinieri della compagnia locale. La vittima è un 46enne, Guerino Elia, impiegato di una ditta esterna di Poggio a Caiano, caduto dall'alto mentre lavorava alla Unilabel. L'uomo stava facendo dei lavori di muratura.

Per entrambi gli interventi gli uffici della medicina del lavoro dell'Asl Toscana Centro sono giunti sul posto.


La solidarietà del sindaco Barnini

«Ho appreso con profondo dolore della morte di un uomo di 46 anni rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro, questa mattina, mentre si trovava in una azienda della nostra città. Notizie come questa ci colpiscono e ci amareggiano profondamente. Non potrebbe essere altrimenti di fronte a un padre di famiglia che se ne va in giovane età e in un modo così tragico». Queste le parole del sindaco di Empoli, Brenda Barnini, esprimendo cordoglio ai familiari.
«Non conosciamo le cause all’origine di questo tragico episodio – sottolinea il sindaco – ma come istituzioni intendiamo rimarcare l’importanza della prevenzione e delle condizioni di sicurezza sul posto di lavoro, che devono essere un obiettivo condiviso e sostenuto dall’attenzione e dalla collaborazione di tutte le parti interessate».

«Alla famiglia di Guerino Elia, alla moglie, ai tre figli e a tutti i suoi cari – conclude Barnini – va la mia personale vicinanza, unita a quella dell’Amministrazione Comunale e della Città tutta. Vicinanza umana alla famiglia e sostegno al lavoro delle istituzioni che avranno il compito di chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Insistere sulla prevenzione ad ogni livello: un impegno che riguarda tutti».

Cordoglio anche da parte di Sostegni (PD)

Due incidenti sul lavoro, di cui uno mortale, nella stessa città, a pochi minuti di distanza, non possono che addolorarci, ma nello stesso tempo devono interrogarci sul livello della sicurezza e sulla necessità di innalzare l’allerta e l’impegno per mettere fine a queste tragedie. Il recente allarme lanciato dai sindacati – 42 morti sul lavoro in Toscana nei primi sette mesi del 2017 – deve trovare attenzione e far scaturire l’intensificazione della vigilanza, dei controlli sul rispetto delle norme che ci sono e vanno applicate senza nessuna deroga. Sugli episodi di oggi sarà la magistratura a stabilire se quegli incidenti potevano essere evitati e se vi sono delle responsabilità. Intanto, al nostro cordoglio e alla vicinanza alle famiglie delle vittime, dobbiamo far seguire un maggiore impegno di tutti gli organi preposti ai controlli e alle misure di prevenzione. La Regione Toscana ha messo in campo circa 8 milioni di euro, da qui al 2020, per azioni concrete sulla politica di sicurezza nei luoghi di lavoro, un impegno importante che, evidentemente, non può bastare se non si affianca ad esso una forte presa di responsabilità di tutti».

Così Enrico Sostegni, consigliere regionale del Pd, sui due incidenti sul lavoro avvenuti questa mattina a Empoli.

Il commento social di Dusca Bartoli (FabricaComune)

"Due incidenti sul lavoro di cui uno mortale nella stessa mattina nella nostra città ci mettono brutalmente di fronte alla realtà del lavoro in cui ancora si continua a morire ed a riportare gravi lesioni. Non sappiamo i dettagli della dinamica, ma la prevenzione sul lavoro è sicuramente in difficoltà. E lo è prima di tutto per un modello di rapporti di lavoro in cui i diritti e le tutele dei lavoratori sono sempre di meno. Affinché il nostro cordoglio ed il nostro richiamo al valore della prevenzione non sia retorica, occorre partire da qui. Dai diritti dei lavoratori sempre più sotto attacco ed avere chiaro che bisogna invertire questa rotta se si vuole una prevenzione efficace. Vicinanza sentita alla famiglia del giovane padre deceduto e l'espressione del nostro cordoglio".

Luschi (Cgil Empoli): "Stanchi di sentire di tragica fatalità"

Questa mattina, a Empoli, si è consumata l'ennesima tragedia sul lavoro. Questa volta a perdere la vita è stato Guerino Elia, 46 anni, che lascia la moglie e tre figli, ai quali va il nostro più sentito cordoglio. A poche ore di distanza dall'infortunio mortale avvenuto ieri in Provincia di Siena e a pochi giorni dal gravissimo fatto avvenuto nello stabilimento della Revet di Pontedera.

I numeri riguardanti gli infortuni sul lavoro non sono più sopportabili! Siamo stanchi di sentir parlare di "tragica fatalità" oppure di "manovra errata".

Siamo stanchi di dover constatare ogni volta che l'indignazione per questi fatti dura il tempo di un comunicato stampa! Non possiamo rassegnarci a relegare il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro un optional oppure un costo troppo oneroso.

I temi della salute e sicurezza sul lavoro non possono essere considerati un dramma solo per le vittime e i loro cari o un problema dei servizi di prevenzione, ma coinvolgono una intera comunità, sono un fatto di civiltà. Siamo convinti che sia arrivato il momento, per tutti i soggetti interessati, sindacati, associazioni datoriali, istituzioni di assumerci la responsabilità, di riportare al centro, con atti concreti il tema della sicurezza sul lavoro, con un tavolo permanente e la sottoscrizione di un protocollo.

Filca-Cisl parla di patente a punti

"Nei cantieri del nostro territorio si continua a morire. L'incidente di questa mattina, sul quale è necessario fare luce quanto prima, è l'ennesima tragedia inaccettabile davanti alla quale tutti, nessuno escluso, devono assumersi le proprie responsabilità. Non si può morire sul lavoro!". Lo ha detto Stefano Tesi, responsabile territoriale della Filca di Firenze, commentando l'incidente mortale di Empoli, nel quale è morto un operaio di 46 anni caduto dal tetto di un etichettificio, sul quale stava facendo lavori edili. "Da anni - accusa Simona Riccio, segretario generale della Filca Toscana - chiediamo a livello nazionale l'istituzione della Patente a punti, una norma premiale in grado di favorire le aziende in regola e che rispettano le norme di sicurezza, e penalizzare quelle in cui si verificano gli incidenti. La cultura della sicurezza si sviluppa attraverso la formazione, che va resa più frequente ed obbligatoria grazie ad un maggiore coinvolgimento del sistema bilaterale edile. Per garantire la legalità e la regolarità in edilizia - spiega Riccio - bisogna introdurre il Durc di cantiere e di congruità e fare una dura lotta all'elusione e all'evasione, con l'istituzione di un unico contratto di cantiere per salvaguardare l'unicità del nostro settore. Solo così - conclude - si andrà verso un lavoro nei cantieri più sicuro, e quindi più dignitoso".

Il comunicato di Fuso, Cgil

 “Ancora incidenti sul lavoro con un morto e un ferito grave. Siamo di fronte ad una recrudescenza di episodi gravi e mortali che non possono lasciarci indifferenti e non devono rischiare una assuefazione lenta e passiva.
La reazione non solo è dovuta, è necessaria perché nella nostra regione non può avanzare nuovamente l'idea che di lavoro si muore e ci si infortuna con facilità.
Abbiamo bisogno di introdurre al più presto strumenti e azioni innovative che da questi episodi trovino il modo per comunicare e affermare con grande forza che si lavora in sicurezza e per affermare la qualità del lavoro. Non un lavoro purché sia, questo non è accettabile. Ci rivolgiamo perciò al mondo delle imprese e alle Istituzioni, Regione Toscana in primis: dobbiamo fare tutti meglio e di più.
Ci stringiamo intorno ai familiari di Elia Guerino, ai quali va la nostra vicinanza e solidarietà”.

Lastri e Sabatini (Sinistra Italiana) “Servono controlli, ma soprattutto una diversa cultura del lavoro”

“Un morto sul lavoro e un ferito oggi, un’altra vittima ieri. È una strage continua quanto silenziosa con numeri che purtroppo continuano a crescere”. A dirlo sono i coordinatori regionali di Sinistra Italiana Toscana Daniela Lastri e Marco Sabatini, commentando il grave incidente all’etichettificio Unilabel, al Pozzale, frazione di Empoli che segue quello accaduto a pochi chilometri di distanza, a Terrafino, dove è intervenuto il Pegaso.
“Ad accertare cause e responsabilità ci penseranno gli organi preposti, non possiamo però limitarci da un lato a esprimere una forte solidarietà ai familiari della vittima e dall’altra a uno sdegno ugualmente forte per l’ennesima vita spezzata. Servono controlli e sanzioni, ma soprattutto una diversa cultura del lavoro, che metta al centro il valore delle persone e la loro dignità. E anche le istituzioni, a partire dalla Regione, devono fare la propria parte alzando il livello di attenzione, visto che in Toscana il numero di casi è drammaticamente in aumento”.

I segretari generali di Firenze di CGIL, CISL e UIL

Oggi a Empoli due infortuni sul lavoro: muore un operaio di 46 anni e un altro lavoratore resta gravemente ferito. Le parole, le denunce, le condanne, la rabbia, non servono più. Occorre sentirsi tutti responsabili: le istituzioni, i sindacati, le aziende, l'Inail, l’Asl...

Intanto partiamo da noi: vogliamo atti e gesta che richiamino con forza l'attenzione sugli infortuni e le morti sul lavoro, vogliamo che la prevenzione, la salute e la sicurezza occupino la centralità delle politiche sociali e del lavoro. Azioni congiunte ed efficaci sia sul versante della prevenzione e formazione, della percezione del rischio per i lavoratori e le lavoratrici, sia sul versante dei controlli e delle ispezioni nelle aziende da parte degli organismi competenti.

I segretari generali di Firenze CGIL Paola Galgani, CISL Roberto Pistonina e UIL Annalisa Nocentini affermano che “solo tramite uno sforzo congiunto con le istituzioni possiamo sperare di aggredire un fenomeno così drammatico, e pertanto chiediamo un incontro urgente al Prefetto per affrontare il tema delle stragi sul lavoro in termini di assoluta emergenza”.

Morti bianche, Martelli (Acli) “Siano rispettati i controlli”

“Da inizio anno sono già stati 44 gli infortuni sul lavoro in Toscana, con un aumento degli incidenti mortali, per la prima volta da 25 anni. Dati che purtroppo si commentano da soli.

Evidentemente gli appelli ad una maggiore sensibilizzazione e per una concreta cultura della sicurezza restano purtroppo inascoltati. Quanto successo a Empoli lascia l'ennesima sensazione di frustrazione ma non possiamo farci vincere dalla desolazione.

Questi dati devono indurci verso una riflessione: se il mercato dell'edilizia sta dando segnali di ripresa e quindi le persone tornano a lavorare, è chiaro che questo comporta maggiori turni di lavoro, più ore nei cantieri, maggiori situazioni da tenere sotto controllo. Eppure sembra proprio che questo non vada di pari passo con un aumento delle misure di sicurezza. Non possiamo permettercelo. Il mondo del lavoro non può permetterselo.” Così Giacomo Martelli, presidente di Acli Toscana in merito all'incidente mortale sul lavoro ieri a Empoli.

PRC Empoli, "Le morti bianche una piaga mai sconfitta"

Vogliamo manifestare tutto il nostro sgomento per l'ennesimo avvenimento tragico sul lavoro, che questa volta ha interessato un'azienda empolese. Anche su questo territorio, dove spesso avvengono infortuni anche gravi, si muore di lavoro. Le cosiddette morti bianche, che in realtà di bianco hanno poco, sono una piaga mai sconfitta. E come potrebbe esserlo se si continuano a tagliare i fondi per gli ispettorati che dovrebbero condurre i controlli? Senza un piano di lungo periodo sul quale vengano investiti fondi adeguati a poco serve il cordoglio espresso dopo ogni tragedia. Una morte sarà solo un numero che andrà ad incrementare una statistica già enorme. La crisi economica ha peggiorato ulteriormente il quadro, specie in settori delicati come quello dell'edilizia. Gli infortuni appaiono in calo, ma solo perché si denuncia meno, si ha più paura di perdere il lavoro perché quest'ultimo è precario e privo di garanzie. Ma le morti non si arrestano, anzi. Chiediamo con forza che tragedie come quella avvenuta ieri contribuisca ad invertire la rotta sul tema e che spinga istituzioni ed enti preposti a rilanciare una campagna di controlli seria e serrata".

Il cordoglio di Cobas Empoli-valdelsa e Comunità in Resistenza / CSA Intifada

Ieri ennesimo incidente mortale sul lavoro, questa volta nel nostro comprensorio. Non ci accodiamo alla inutile retorica che spesso segue questi tragici eventi, a volte addirittura da parte di chi ha contribuito all’ imbarbarimento del mondo del lavoro. Chi ha tolto risorse a chi deve controllare, chi ha creato differenze di diritto tra generazioni, tra lavoratori interni ed in appalto, chi insomma ha reso sempre più precario e inevitabilmente pericoloso lavorare. Esprimiamo le più sentite condoglianze ai familiari di Guerino Elia che a soli quarantasei anni lascia la moglie e tre figli.

 

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