Caos nel Giro d'Empoli, trasferito in periferia il 47enne. Di Stefano: "I cittadini devono denunciare"

Danilo Di Stefano (foto gonews.it)

Il quarantasettenne che ha seminato scompiglio nel Giro di Empoli è stato trasferito in una nuova casa in periferia: la notizia è di ieri e la conferma è giunta questa mattina dal sostituto commissario Danilo Di Stefano. Questo perché F.P., sottoposto a misura di soggiorno sorveglianza speciale con obbligo di permanenza nelle ore notturne, era senza fissa dimora e per applicare queste misure di sicurezza il Comune ha dovuto trovargli negli anni passati una casa. Il trasferimento sarà valido 5 mesi, in seguito si vedrà il da farsi. C'è da dire che dopo l'ultimo arresto, l'uomo sembra avere cambiato radicalmente il suo comportamento, mettendo da parte l'irascibilità. La polizia e le forze dell'ordine continuerà a tenere sott'occhio la faccenda per evitare altri attimi di terrore.

In seguito si è appreso che la sistemazione per il 47enne non è ancora pronta perché mancano alcuni allacciamenti. L'uomo rimarrà in via Ridolfi per altri quattro o cinque giorni prima di trasferirsi altrove. I commercianti della zona, che avevano protestato per il suo comportamento, potranno dunque rimanere tranquilli.

Il commento

La decisione di non emettere la custodia cautelare in carcere per il 47enne è stata vissuta a Empoli come l'ennesima ingiustizia di un sistema giudiziario che non ascolta. Ben altro è il pensiero di Di Stefano: "Le regole del diritto valgono per tutti, la scarcerazione è la legittima valutazione del giudice. Ciò non vuol dire che non si farà il processo. Il sistema della giustizia ha le sue regole, i cittadini non si devono scoraggiare".

L'opinione pubblica da bar o da social network ha scatenato il suo sdegno, ma per il sostituto commissario serve un'altra ottica nella quale vedere le cose. "Empoli è una città dove l'ordine e la sicurezza hanno valori molto alti - commenta il sostituto commissario - C. La promessa del questore Alberto Intini è stata mantenuta, da aprile abbiamo i rinforzi periodici da Firenze. Se un soggetto che spaccia deve essere assunto a emblema del degrado assoluto, io non ci sto".

Il 'sistema sicurezza' si fonda su tre soggetti: le istituzioni, le forze dell'ordine e i cittadini. Per funzionare ci deve essere la collaborazione fattiva di questi tre soggetti.

"Se i cittadini non vengono in polizia a fare le denunce quando un tipo come il 47enne arrestato fa confusione in centro, se non controlliamo i nostri figli quando tornano a casa la sera, se non si segnala alle forze dell'ordine, le chiacchiere stanno a zero. È interesse di tutti mantenere il sistema di sicurezza, stampa compresa. Non serve a niente elevare all'ennesima potenza ogni cosa per creare polemica".

Sulla questione delle denunce, stanno continuando a pervenire nel commissariato di piazza Gramsci le segnalazioni dei commercianti di Empoli. Il faldone dedicato al caso si è arricchito di 10 testimonianze. Dopo il primo sfogo della barista che ha ricevuto delle pesantissime allusioni sessuali, si è rimessa in moto la macchina del 'controllo di vicinato' che vede, annota e denuncia.

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