Il futuro degli alberi empolesi, FabricaComune: "Manutenzione al ribasso, si pensi al futuro"

Samuela Marconcini, a sinistra, e Dusca Bartoli (foto gonews.it)

"FabricaComune per la sinistra chiede chiarimenti sugli abbattimenti e sulle intenzioni dell’amministrazione. Serve un vero e proprio piano del verde per dotarsi di un patrimonio arboreo sufficiente a migliorare la qualità dell’ambiente urbano. Basta esternalizzare, il Comune deve controllare e pianificare direttamente

Abbiamo fatto una interrogazione – dicono Dusca Bartoli e Samuela Marconcini – perché molti cittadini sono preoccupati dagli abbattimenti degli alberi che si vedono in città, senza che si sappia con certezza se si pianteranno  altre piante, dove e quando.
Il patrimonio verde della città è un bene di tutti. Un albero a crescere ci mette decenni, è normale che le persone si preoccupino quando vedono gli abbattimenti. L’amministrazione ha dichiarato che pianterà nuovi alberi, ma in realtà per adesso si sono visti solo in via Masini. Soprattutto bisognerebbe fossero chiare le intenzioni, si avesse la certezza che si sta seguendo un piano finalizzato al mantenimento e rinnovo del patrimonio arboreo della città e che non si rischia un impoverimento. Le piante invecchiano, come ogni essere vivente e non sono eterne. Serve una pianificazione delle necessità, un vero e proprio piano del verde con relativo regolamento e non ci si può limitare ad interventi sempre in emergenza. Serve che si conosca bene il patrimonio esistente, le sue esigenze e che si abbia un  programma, basato sulla longevità di specie relativa all’ambiente urbano, che preveda anche abbattimenti, se necessario, ma a fronte di nuovi impianti, col fine di garantire che la città non si impoverisca mai del suo verde. E’ una responsabilità anche verso le generazioni future.

Invece l’impressione è quella che si agisca un po’ estemporaneamente, sull’emergenza e si badi soprattutto agli aspetti economici.
Il servizio di manutenzione del verde è esternalizzato, con tutti gli inconvenienti che questo comporta, più volte denunciati ed acuiti dal criterio del massimo ribasso. Abbiamo assistito a ribassi anche di oltre il 40% in questo settore. Per rientrare poi le ditte, oltre a pagare poco il lavoro, che necessariamente sarà poco qualificato, tenderanno a fare gli interventi più sbrigativi.  In questi anni ne abbiamo visti di trattamenti drastici e scorretti, come le capitozzature, che minano la sopravvivenza delle piante. Se aggiungiamo che il comune, probabilmente, non ha alcuna professionalità al suo interno in grado di pianificare le necessità e controllare la qualità degli interventi, abbiamo un quadro preoccupante.

Garantire che gli empolesi di domani trovino almeno un patrimonio verde paragonabile a quello che le generazioni passate hanno lasciato in eredità a noi, è ancora più importante oggi di fronte ai cambiamenti climatici che purtroppo tutti possiamo constatare.
Il verde urbano contribuisce a migliorare la qualità dell’aria, rimuovendo una parte degli inquinanti, riduce la temperatura, assorbe CO2, ha funzioni igienico sanitarie e protettive del suolo, oltre a funzioni estetiche architettoniche e sociali.

Bisogna entrare in un ottica di sviluppo armonico della città, che si prefigga di individuare la dotazione di verde che compensa le emissioni di gas ed il consumo di prodotti agroforestali necessari all’interno dell’area urbana. Il punto compensativo di equilibrio dovrebbe essere il limite verso cui orientare lo sviluppo urbano, attraverso un parametro oggettivo di sostenibilità. Per adesso chiediamo di capire le intenzioni dell’amministrazione. Su quella base avanzeremo le nostre precise proposte".

Fonte: FabricaComune per la Sinistra

Tutte le notizie di Empoli

<< Indietro
torna a inizio pagina