Vicenda Ginori, Mugnai e Tauriello (FI): "Decisione incomprensibile, in ballo 280 posti di lavoro"

Pieno e incondizionato sostegno a tutte le maestranze e le professionalità della storica e gloriosa fabbrica della ceramica. La Richard Ginori, marchio dell’eccellenza italiana e sestese fondata nel 1735, rappresenta la storia di Sesto Fiorentino e per questo  ci auguriamo abbia le meritate prospettive di sviluppo e di espansione.
E’ questo il primo commento diffuso da Stefano Mugnai, Capogruppo di Forza Italia in Regione Toscana prontamente informato da Maria Tauriello, Capogruppo di Forza Italia a Sesto Fiorentino degli ultimi sviluppi  circa l’incomprensibile decisione di DoBank,  banca creditrice di Ginori Real Estate, di rifiutare l’offerta di Richard Ginori per l’acquisto del terreno su cui sorge la fabbrica di Sesto.

Come dichiarato dall’azienda  l’offerta in campo rimarrà valida fino al 30 settembre, per questo adesso si lavori compatti per ricucire ogni strappo e ritrovare l’accordo siglato nel maggio scorso dopo due anni di trattive e di incontri al Ministero dello Sviluppo economico.

In mezzo a questo continuo ed ondivago rapporto tra speculazione immobiliare contro manifattura vi è la sorte di 280 posti di lavoro  di un marchio toscano conosciuto nel mondo.  Per questo motivo dovranno essere risolte e rimosse con celerità tutte le ombre gettate sul futuro dell’azienda delle porcellane dopo il rifiuto di DoBank, affinché non si protragga all’infinito quella situazione di incertezza che si trascina da troppo tempo.

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