Antica Fiera di Lastra a Signa: "E' davvero un programma ricco, adatto a grandi e piccini?"

Dal 25 al 27 Agosto a Lastra a Signa (FI) si svolgerà l'Antica Fiera di Lastra. La fiera vanta il patrocinio Regione Toscana; la collaborazione di Frosini Pietre, Si-Ma Associazione Nazionale Carabinieri, Misericordia di Lastra a Signa, Protezione Civile, Teatro delle Arti, La Racchetta, Vivai Belfiore, Associazione Leo Alderighi, I Trattoristi di Isola di San Miniato, Auser le Signe; la presenza dei main sponsor BCC Banco Fiorentino, Publiacqua, Estra, Consiag, COOPfi; degli sponsor tecnici Nuova Kros Eventi, Gianvittorio. Dunque un lavoro sinergico e tanti bei soldini che piovono sull'evento.

La 236° edizione continua sulla linea tracciata lo scorso anno, e cioè il ritorno al nucleo originario della manifestazione: le tradizioni locali e i saperi del mondo rurale. In particolare, quest'anno sarà dedicata grande attenzione alla lavorazione della pietra, un’attività che qui vanta radici antichissime. Altre novità riguardano l’inaugurazione della Fiera (…) in programma (…) un corteo contadino con coppia di buoi bardati a festa, (…) Ancora una volta guardiamo a questa manifestazione – ha dichiarato il sindaco Angela Bagni - cercando di tenere uniti il nostro passato – le storie, le tradizioni, le attività – e il nostro presente. Crediamo davvero che riscoprire le nostre radici sia importante, e non solo per conoscere quanto accadeva qui cento o duecento anni fa, ma anche per guardare al futuro in modo nuovo. In questo senso la Fiera è un momento di riscoperta e conoscenza, del mondo rurale e quest'anno anche della lavorazione della pietra, ma anche un'occasione di aggregazione e divertimento. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a dar vita a questo evento e a proporre un programma ricco, adatto a grandi e piccini.(...)”

E vediamo questo programma: corteo, cena, mostra “Arte e tradizione nella lavorazione della pietra serena a Lastra a Signa”, gara ciclistica, mercatini alimentare e dell’artigianato, dimostrazioni e laboratori sulla lavorazione della pietra e del legno, esposizione di trattori d'epoca, spaventapasseri in mostra, mercato della fiera, mercato del piccolo antiquariato, collezionismo e vintage. iniziative per bambini con il laboratorio "Dame, spade e cavalieri", spettacoli di mangiafuoco e trampolieri, tombola, esibizioni di danza, della Magicamboola Street Band, della Contrabbanda Street Band. Ne avremmo avuto abbastanza ma ecco apparire mostra del bestiame, con ovini, specie avicole e animali da aia e cortile, animazione per bambini con gli asini a cura di Arci Asino, spettacolo di fuochi d’artificio musicali.

La fiera propone appuntamenti che meritano attenzione: per esempio la valorizzazione del lavoro artigianale, una vera e propria arte, è molto importante ma non si comprende davvero perché si debba sempre ricorrere all'utilizzo degli animali nell'organizzare feste e fiere.

Si comincia proprio bene: con due buoi schiavi conciati come fantocci a guidare un corteo. Poi ci sono gli asini che c'è da sperare non siano una sorta di giostra atta a trasportare i bambini qua e là come spesso accade in questi appuntamenti. E i fuochi artificiali a terrorizzare animali domestici, selvatici e acquatici. Ma il peggio è sempre destinato ai cosiddetti “animali da reddito” che, prima di finire dritti al mattatoio, vengono messi in mostra come merce.

La parola stessa “bestiame” è un pessimo singolare collettivo come lo sono pollame, uccellame, selvaggina. Ogni animale è un individuo, essere senziente, unico nella sua personalità e nel suo pensiero ma qui gli individui sono legati, recintati, esposti come merce di razza.

La tradizione popolare delle antiche fiere del bestiame è radicata ma anche le tradizioni più salde iniziano a scricchiolare. L’ostinazione a portare avanti questo genere di fiere è indice di arretratezza culturale più che di attaccamento alla tradizione; certi usi e costumi nei confronti degli animali dovrebbero essere abbandonati.

Penso anche alla presenza dei “piccini”, come li chiama la Sindaca, che invito alla lettura di un documento sottoscritto da oltre 650 psicologi http://annamariamanzoni.blogspot.it/p/documento-psicologi.html in cui esprimono «motivata preoccupazione rispetto alle conseguenze sul piano pedagogico, formativo, psicologico della frequentazione dei bambini di circhi, manifestazioni e spettacoli in cui vengono impropriamente impiegati animali. Queste realtà, infatti, comportano che gli animali siano privati della libertà, mantenuti in contesti innaturali e in condizioni non rispettose dei loro bisogni, costretti a comportamenti contrari alle loro caratteristiche di specie. Tali contesti, lungi dal permettere ed incentivare la conoscenza per la realtà animale, possono essere veicolo di una educazione al non rispetto per gli esseri viventi, indurre al disconoscimento dei messaggi di sofferenza, ostacolare lo sviluppo dell’empatia, che è fondamentale momento di formazione e di crescita, in quanto sollecitano una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio, all’ingiustizia.»

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