Maledoranze a Viareggio, l'Arpat: "Provengono da camion di rifiuti in sosta davanti un'azienda"

foto di archivio

Dopo i controlli effettuati nel mese di luglio e nella prima metà di agosto, anche il 16, 17 e 18 agosto sono continuati - di notte e di giorno - i controlli dei tecnici ARPAT per accertare le fonti delle forti maledoranze avvertite dalla popolazione di Viareggio e dei comuni limitrofi, specialmente nelle ore notturne.

Grazie alle segnalazioni di alcune "famiglie sentinella", i controlli effettuati in modo più tempestivo di notte hanno permesso di individuare una delle fonti significative delle maleodoranze.

Durante i sopralluoghi è stata confermata la presenza di fonti - di minore rilevanza, ma, comunque anche significative - di maleodoranze:

  • nei pressi della rotatoria tra la Strada Provinciale 5 e via del Brentino, si è percepito, molto intensamente, odore fastidioso riconducibile alla lavorazione dell’olio di oliva e quindi verosimilmente dovuto allo stabilimento Salov, presso il quale è stato effettuata una nuova ispezione il 18 agosto e sono al momento in corso le valutazioni del caso.
  • presso l'impianto di compostaggio Sea Risorse, loc. La Morina: è stata rilevata la presenza di blandi odori riferibili a tale attività, nei pressi del Ponte di Maghetto nel quartiere Varignano;
  • presso l’impianto di conferimento rifiuti di Sea Risorse situato in via Poggio alle Viti, dove vengono stoccati alcuni rifiuti provenienti dalla raccolta “porta a porta” del Comune di Viareggio quali multimateriale (plastica e alluminio) e vetro, sono stati percepiti odori provenienti dal cumulo di multimateriale, comunque circoscritti a solo pochi metri di distanza, che non erano percepibili dall’esterno del perimetro.

L'attenzione si è quindi concentrata sull'impianto TMB di Pioppogatto gestito da ERSU Spa. Presso lo stabilimento il 16 agosto sono state acquisite alcune parti del registro di controllo delle aperture dei portelloni e del registro di carico/scarico dei rifiuti, che sono attualmente al vaglio degli operatori dell'Agenzia.

Nella notte fra il 17 ed il 18 agosto, grazie alla segnalazione di una "famiglia sentinella", è stato effettuato un controllo durante il quale è stato percepito odore di rifiuti forte e persistente lungo la strada per raggiungere l’impianto di Pioppogatto. Davanti all'ingresso dell'impianto è stata riscontrata la presenza di camion in sosta, due grossi automezzi che emanavano odore di rifiuti molto forte e persistente. Preme evidenziare che al di fuori dello stabilimento è stato recentemente disposto il divieto di sosta H24 e sono stati apposti anche i relativi cartelli.

Durante la mattinata del 18/08/2017, lo stesso operatore si è recato nuovamente presso l'impianto, acquisendo la documentazione necessaria per gli accertamenti in corso. Da una prima consultazione dei formulari, risulta che i rifiuti provenienti dal viterbese partono il giorno prima per essere conferiti a Ersu nel primo mattino del giorno successivo. Alcuni trasportatori sostano in orario notturno davanti all’ingresso dell’impianto in attesa di poter scaricare i rifiuti il giorno dopo (anche se lungo la strada in questione è vigente il divieto di sosta 0-24 con rimozione).

Sulla base degli ulteriori accertamenti svolti, si delinea una chiara correlazione tra gli odori di rifiuti segnalati e i mezzi che sostano, durante la notte, davanti all’impianto di Pioppogatto.

In considerazione della presenza del divieto di sosta recentemente disposto al di fuori dello stabilimento ERSU a Pioppogatto, è necessario che chi di competenza vigili sulla effettiva applicazione del divieto.

In attesa dell'esito dell’analisi delle informazioni e dei documenti acquisiti durante i vari sopralluoghi, considerato che il problema della sosta dei camion potrebbe presentarsi anche in altre zone, ARPAT ha segnalato ai comuni interessati che si ritiene opportuno al momento suggerire a ciascuna amministrazione comunale l'emissione, per il proprio territorio di competenza, di una ordinanza urgente che vieti la sosta su area pubblica ai mezzi che trasportano rifiuti a rischio odorigeno, indicando anche i relativi codici CER.

Infine, ARPAT ha suggerito all'autorità competente regionale la possibilità di prescrivere ad ERSU di ricevere i carichi di rifiuti provenienti dalla provincia di Viterbo, relativi all’accordo sottoscritto tra Regione Toscana e Regione Lazio, esclusivamente in orari tali da minimizzare la sosta, specie notturna, dei mezzi potenzialmente odorigeni sul territorio, ad esempio dalle ore 12:00 fino alle ore 18:00.

 

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