Lapide in memoria dei partigiani a fuoco "per noia": altro grave atto vandalico in Toscana

La lapide empolese danneggiata

A fuoco il portone di una casa e di una lapide in memoria dei partigiani "per noia". L'incredibile giustificazione è stata data da un 43enne pratese, sospettato dalla polizia per l'incendio in via Bologna. L'uomo avrebbe confessato immediatamente. Il gesto, in sé carico di significati, sarebbe stato fatto per sfuggire alla boria estiva.

Sempre in Toscana, ma a Empoli, si indaga sulla svastica tracciata sulla lapide commemorativa della strage nazista del 22 luglio 1944. Si ipotizza che l'autore sia lo stesso che è stato indagato per l'imbrattamento della chiesa Collegiata e dei leoni di piazza Farinata degli Uberti. In questo caso il gesto sarebbe stato compiuto non per noia: "una ragazzata in un momento di difficoltà", avrebbe detto agli agenti di polizia empolesi.

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