
La scomparsa del partigiano Vittorio Meoni ha lasciato un gran vuoto in Toscana. Oltre a quelle di Barni e Rossi sono state molte le reazioni dei politici e delle istituzioni, ve le proponiamo di seguito.
Il cordoglio dei sindaci senesi
"Nella giornata di ieri ci ha lasciati Vittorio Meoni, difficile definirlo in poche parole, difficile isolare una parte della sua vita, del suo carattere, della sua storia. Vittorio ha rappresentato tutto il periodo Repubblicano: partigiano combattente, figura centrale della ricostruzione post-fascista, politico misurato e dal grande intuito”.
“Tutto il territorio senese, e non solo, deve molto alle sue capacità di amministratore pubblico ed al suo intuito politico: l’amore per le istituzioni e la volontà di lavorare per il bene pubblico e per la collettività ne hanno fatto un punto di riferimento per chi, a sinistra, si avvicinava alla politica. Dopo essere diventato simbolo della resistenza senese e principale testimone dei crimini fascisti ha voluto continuare ad agire, a lavorare per la politica, la giustizia e la crescita sociale ed umana delle nostre terre. Uomo amato e anche invidiato, uomo dalle grandi passioni e dallo straordinario senso di responsabilità, ha sempre voluto ricordare la sua provenienza politica: quella della resistenza ed il sacrificio dei suoi compagni che sono morti nella guerra di liberazione. Per anni con la sua figura autorevole ma affabile è stato un ultimo baluardo contro le nuove politiche razziste e dichiaratamente fasciste, anche per questo oggi ci mancherà. Condoglianze alla famiglia, ai suoi compagni, agli amici, all'Anpi. Sarà più difficile senza di lui, ma grazie al suo lavoro abbiamo un esempi o positivo da seguire".
Valeria Agnelli, sindaco di San Quirico d’Orcia
Riccardo Agnoletti, sindaco di Sinalunga
Eva Barbanera, sindaco di Cetona
Luciana Bartaletti, sindaco di Chiusdino
Giacomo Bassi, sindaco di San Gimignano
Gabriele Berni, sindaco di Monteroni d’Arbia
Iuri Bettollini, sindaco di Chiusi
Marcello Bonechi, sindaco di Castellina in Chianti
Paolo Bonari, sindaco di Asciano
Emiliano Bravi, sindaco di Radicondoli
David Bussagli, sindaco di Poggibonsi
Francesco Fabbrizzi, sindaco di Radicofani
Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino
Claudio Galletti, sindaco di Castiglione d’Orcia
Giuseppe Gugliotti, sindaco di Sovicille
Giacomo Grazi, sindaco di Torrita di Siena
Francesco Landi, sindaco di Sarteano
Roberto Machetti, sindaco di Trequanda
Paolo Montemerani, sindaco di Buonconvento
Paolo Morelli, sindaco di San Casciano dei Bagni
Pier Paolo Mugnaini, sindaco di Radda in Chianti
Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga
Fabiola Parenti, sindaco di Murlo
Michele Pescini, sindaco di Gaiole in Chianti
Andrea Rossi, sindaco di Montepulciano
Raffaella Senesi, sindaco di Monteriggioni
Emiliano Spanu, sindaco di Rapolano Terme
Fabrizio Tondi, sindaco di Abbadia San Salvatore
Bruno Valentini, sindaco di Siena
Il comunicato congiunto di Sinistra Unita Siena - ArticoloUNO-Mdp, Campo Progressista, Possibile e Sinistra Italiana
"Vittorio Meoni ci ha lasciato. La sua storia di vita è stata una perenne e autorevole testimonianza di combattente contro la sopraffazione, per la giustizia sociale, la libertà politica ed intellettuale. E’ stato partigiano, sopravvissuto alla strage di Montemaggio, dirigente comunista, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea e Presidente dell’Anpi provinciale di Siena. Uomo di sinistra di esemplare coerenza: tutti gli hanno riconosciuto le sue grandi doti umane e la sua cultura, profuse in un rapporto intenso con le generazioni e con il mondo giovanile, in particolare per aver saputo tramandare il valore della libera autonomia nelle scelte ed il significato nobile della politica vissuta come realizzazione degli ideali. Lo ricordiamo con grande affetto ed immensa gratitudine".
L'Arci Siena ricorda Meoni
Con Vittorio Meoni scompare uno dei maggiori protagonisti della storia partigiana senese, un uomo che ha dedicato tutta la sua vita, dopo essere scampato all’eccidio di Montemaggio, a difendere i valori della Costituzione e a fare della memoria una pratica quotidiana, utilizzando la politica nel significato più alto e nobile del termine”. Con queste parole Serenella Pallecchi, presidente dell’Arci provinciale di Siena ricorda la figura di Vittorio Meoni, scomparso ieri all’età di 94 anni, manifestando il cordoglio di tutta l’associazione senese.
“Vittorio Meoni - continua Pallecchi - ha scritto la storia politica democratica e antifascista di questo territorio e con lui molte generazioni sono cresciute conoscendo da vicino la politica, impegnandosi nella società civile e nell'antifascismo e comprendendo fino in fondo, attraverso la sua testimonianza e le sue parole, la lotta di Liberazione e il vero significato di parole come libertà, democrazia, uguaglianza. Il ricordo dell’Arci provinciale di Siena è carico di emozione e orgoglio, forti delle numerose collaborazioni che, negli anni, abbiamo portato avanti con l’Anpi e con Vittorio Meoni per promuovere iniziative in difesa della Costituzione e di quei valori che animano, da sempre, anche la nostra associazione. Con la scomparsa di Vittorio - conclude Pallecchi - perdiamo un altro faro importante e un altro testimone della Resistenza senese e, come gli altri partigiani conosciuti negli anni, anche lui ci ha lasciato il compito di non disperdere il loro impegno e il loro sacrificio per i valori alla base della nostra Carta Costituzionale. Un compito che anche l’Arci senese porterà sempre avanti con onore”.
Dallai (PD): "Il suo insegnamento viva ancora"
“Vittorio Meoni è stata una figura chiave della Resistenza e della vita democratica della nostra provincia. La sua scomparsa lascia un grande vuoto, ma la sua esperienza umana e politica continua a vivere in tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerlo e di ascoltarlo”. Con queste parole Luigi Dallai, parlamentare senese del Partito democratico esprime il cordoglio per la morte di Vittorio Meoni, scomparso nella giornata di ieri.
“Vittorio Meoni - aggiunge Dallai - ricordava sempre che ‘Chi sentiva il bisogno di libertà e questa libertà non ce l’aveva, era come se gli mancasse l’aria per respirare’. Parole cariche di significato e che hanno sempre animato il suo impegno per raccontare la propria esperienza nella Resistenza e difendere i valori fondanti della nostra Costituzione, senza mai sottrarsi al confronto e all’impegno politico e sociale per far capire alle future generazioni l’importanza di valori come la libertà, l’uguaglianza e la democrazia. Dopo la lotta di Liberazione, infatti, il suo impegno è proseguito, nel dopoguerra, come dirigente del PCI e segretario della Camera del lavoro di Siena, prima di assumere, tra gli anni’70 e gli anni ’80, cariche amministrative importanti”.
“Vittorio Meoni - dice ancora Dallai - era convinto che ogni occasione fosse una nuova opportunità per portare la testimonianza dei partigiani e contribuire a costruire uno spirito critico e una rinnovata passione per l’impegno politico. Lo scorso marzo, non potendo partecipare alla presentazione del libro ‘Alla macchia, sempre’, dove era stato invitato dalle scuole secondarie di Colle di Val d'Elsa, aveva scritto una lettera toccante agli studenti. Ne cito un brano per mostrare quanto Vittorio Meoni avesse chiaro il rischio che i nuovi e i vecchi populismi stanno ponendo ai sistemi democratici, fra le sue ultime testimonianze: ‘Oggi è diventato uno sport nazionale vituperare la politica e i politici. Non siate acquiescenti a questo andazzo. Impariamo dai padri fondatori della democrazia che la politica è l'attività più nobile dell'uomo: se la viviamo come impegno per la realizzazione di ideali in cui crediamo fermamente, la vita sarà ricca e piena come lo è stata la mia’”.
Il ricordo di Sergio Staino
"Ho avuto il privilegio di conoscere e diventare amico di Vittorio Meoni quando vent'anni fa realizzai per l'Unità la graphic novel (come si dice adesso) dedicata proprio agli eroici e tragici avvenimenti di Montemaggio. La storia fu scritta proprio sulla base della sua testimonianza diretta. Permettetemi quindi di ricordarlo con un piccolo stralcio della stessa: la scena in cui il giovanissimo Vittorio informa il padre (qui impersonato da Bobo) della sua irrevocabile decisione.
Qui un pezzo apparso su Tiscali a firma della nostra Claudia Fusani in cui intervista il generale Tricarico. Lo invio perché sono profondamente convinto che il cuore che in questo momento ci porta giustamente a stringerci al fianco dei genitori di Giulio Regeni non debba comunque farci dimenticare analisi più profonde su una situazione complessa come quella libica ed egiziana. E questo a prescindere dal fatto che si sia o non si sia d'accordo con le inquietanti tesi espresse dal generale Tricarico. Così deve essere l'informazione."
Valentini commemora Meoni
Oggi, alle ore 17, il Sindaco Bruno Valentini parteciperà alla commemorazione solenne di Vittorio Meoni alla camera ardente presso la sede ANPI - Saletta dei Mutilati (viale C. Maccari 3, Siena). Il Comune di Siena sarà presente in veste ufficiale con il Gonfalone.