"I massaggi low-cost in spiaggia dannosi per la salute", lo afferma Montorfano Scuola Tao

Massaggio Iomi-Iomi (foto gonews.it)

I massaggi low-cost in spiaggia danneggerebbero la circolazione venosa e linfatica e provocherebbero micro fratture e lussazioni. Lo afferma Dario Montorfano leader nella formazione sulle tecniche di massaggio (oltre 3500 massaggiatori all’anno formati in Italia con 40 corsi) fondatore della Scuola nazionale di massaggio Tao, che lancia un allarme.

«In Italia purtroppo manca ancora un albo riconosciuto dal Ministero della salute per i professionisti certificati del mondo del massaggio. Un ritardo che può compromettere la salute dei consumatori».

Contratture, peggioramento della circolazione di ritorno sia venosa che linfatica e, nei casi più gravi, micro-fratture o lussazioni. Sono queste le tre principali possibili conseguenze dei massaggi low-cost da spiaggia praticati da ambulanti al costo medio di 10 euro. Problemi a cui possono aggiungersi anche quelli igienici, poiché al mare, sulla sabbia, è molto difficile garantire gli standard di un centro massaggio e la mancanza del lavaggio delle mani potrebbe essere causa di trasmissione di batteri e malattie da contagio tra una persona e l'altra, come ad esempio micosi o dermatiti. A lanciare l’allarme Dario Montorfano leader nella formazione sulle tecniche di massaggio (oltre 3500 massaggiatori all’anno formati in Italia con 40 corsi di specializzazione e in possesso di relativa certificazione), fondatore della Scuola nazionale di massaggio Tao e inventore del primo franchising di centri di massaggio professionali in Italia.

«Prima di massaggiare una persona – spiega Montorfano - è basilare che l’operatore sappia cosa c'è sotto la zona che sta massaggiando, quali sono le cause dell'eventuale disturbo e se il massaggio è indicato in quello specifico caso. Inoltre sul corpo umano si hanno delle zone su cui è possibile massaggiare, altre dove il massaggio deve essere praticato con molta attenzione ed altre ancora che sono assolutamente interdette. I massaggiatori professionisti quindi, a seguito di un percorso di formazione professionale, a differenza degli ambulanti, sanno bene dove mettere le mani e dove invece non metterle». Inoltre i prodotti che vengono utilizzati per il massaggio in spiaggia non sono quasi mai dei prodotti professionali, per ovvie ragioni di costi. Molti ambulanti utilizzano creme ed unguenti fatti in casa o prodotti importati dai loro paesi di provenienza, con sostanze ed agenti che non sono stati approvati dai relativi test di certificazione dermatologica. Più volte infatti sono stati causa di irritazioni e allergie cutanee e in alcuni casi addirittura di ustioni dovute all’esposizione al sole perché la pelle assorbendo questi componenti privi di filtri solari limita le azioni delle creme protettive solari. «In Italia purtroppo – aggiunge Montorfano - manca ancora un albo riconosciuto dal Ministero della salute dei professionisti certificati legati al mondo del massaggio.  Per questo ci stiamo battendo con le istituzioni perché provvedano al più presto per istituirlo, poiché i consumatori ad oggi non hanno ancora la sicurezza di rivolgersi a massaggiatori professionali, e questo, oltre a danneggiare seriamente la categoria, rischia di provocare serie conseguenze anche su persone scarsamente o poco informate».

Fonte: Ufficio Stampa

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