
Sette persone di origini nigeriane e una di nazionalità italiana sono stati arrestati tra Ogliastra, Torino e Arezzo per tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, riduzione in schiavitù, immigrazione clandestina e riciclaggio. Degli arrestati, in quattro sono stati fermati nell'Aretino.
L'indagine della squadra mobile di Nuoro era partita dal centro di accoglienza di Ilbono per un giro di droga ma gli agenti hanno scoperto molto di più. Una donna nigeriana teneva infatti in mano una vera e propria tratta di ragazze schiavizzate. Queste, tutte tra i venti e i trenta anni, venivano reclutate in Nigeria con la promessa di un lavoro in Italia, poi venivano portate in Libia e rinchiuse nei campi profughi di Sebha.
In questo campo le giovani subivano numerose violenze e poi venivano imbarcate sui barconi per l'Italia. Qui erano sottoposte e una rito voodoo, una superstizione per vincolarle al pagamento di un debito di trentamila euro. Inoltre venivano minacciate di morte in caso non fossero riuscite a ripagare il tutto. Per questo erano costrette a prostituirsi e lo facevano in appartamenti nella cerchia di Torino.
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