
Sta facendo molto discutere la nuova modalità di contrasto al fenomeno della prostituzione messa in campo dal Commissariato di Empoli che prevede dei veri e propri appostamenti per cogliere sul fatto i clienti. Dopo la sanzione ad un fucecchiese lo scorso 14 luglio, il caso ha trovato spazio anche ai microfoni di 'La Zanzara' su Radio 24. Giuseppe Cruciani e David Parenzo hanno mandato in onda una telefonata tra il sindaco Brenda Barnini e, secondo quanto affermato dai due conduttori, il fucecchiese a cui è stata fatta la multa. Quest'ultimo avrebbe chiamato il sindaco e registrato la telefonata. L'accento forzato e alcune ostentazioni comiche che culminano nella domanda "sindaco è un reato tr***re?" non convalidano la versione della vera identità dell'uomo, fatto sta che il sindaco è convinto di parlare con il fucecchiese in questione.
Facciamo un po' di chiarezza. Da un punto di vista legislativo poco è cambiato: non esistendo il reato di prostituzione, ci si attiene all'articolo sul ‘decoro pubblico’ del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Empoli che sanziona con una multa amministrativa (100 euro) il consumo di prestazioni sessuali con una prostituta per 'turbativa al decoro e alla circolazione stradale'. Il regolamento, però, non sanziona la prostituzione, ma il fatto compiuto in luogo pubblico creando il paradosso che gli agenti devono attendere l'inizio (o la fine) dell'atto per poterlo sanzionare. Ed ecco il ricorso all'appostamento in borghese.
Ma la telefonata pone particolare accento su un altro aspetto, ossia la scelta di non far pagare le multe sul posto e di inviarle a casa. "Tu avrai sulla coscienza lo sfasciamento della mi' famiglia", dice l'uomo al sindaco, che risponde: "Non ho la coscienza sporca perché ognuno è responsabile delle sue azioni". La discussione diventa spesso farsesca, come quando il fucecchiese sostiene che "chi va a prostitute salvaguarda la famiglia" e il sindaco risponde: "Io questa sua filosofia non la posso accettare".
Ovviamente la sanzione a casa apre un dibattito perché implica la possibilità che la famiglia venga a sapere del del cliente 'pizzicato'. In un certo senso l'invio a casa equivale ad una sanzione morale oltre quella pecuniaria-amministrativa. Su questo punto 'La Zanzara' ha voluto aprire una riflessione. Il fucecchiese non si esime dal definire questa scelta "una vigliaccheria" spiegando che si tratta di "fatti miei".
Proprio su questo punto il sindaco è inflessibile: "Sono fatti suoi nella misura in cui lei si organizza per fare le cose in luoghi che non offendano il decoro e ordine pubblico, questo non è stato fatto e il suo gesto diventa un problema pubblico. È troppi anni che assistiamo al fenomeno, mi dispiace ma dobbiamo metterci un freno".
Insomma in assenza di una legislazione che punisca il reato di prostituzione come tale, l'applicazione del citato regolamento e il relativo appostamento degli agenti per poterlo applicare resta l'unica soluzione per mettere fine al fenomeno e salvaguardare il 'decoro pubblico'.
QUI È POSSIBILE ASCOLTARE LA CHIAMATA - http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/lazanzara/puntate
Giovanni Mennillo
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