Lista 'Ricostruiamo': "Muro di dogmi ideologici dalla maggioranza"

Marco Rusconi (foto gonews.it)

Nel corso del consiglio comunale di ieri, la maggioranza ha presentato una mozione per impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale ad attivarsi presso le istituzioni competenti per far tutelare dall’Unesco gli ex campi di sterminio nazisti come patrimonio dell’umanità. Mozione che, senza se e senza ma, è stata approvata da tutto il consiglio comunale, opposizioni comprese.

All’interno di un clima costruttivo e convinti che sia necessario, oggi più che mai, la creazione di una memoria nazionale comune e condivisa, come gruppo consiliare abbiamo chiesto attraverso un nostro ordine del giorno che il Sindaco e la Giunta si impegnino a  tutelare alla stessa maniera la Foiba di Basovizza, emblema degli eccidi consumati dai partigiani di Tito in Istria, nel territorio di Fiume e in Dalmazia e già dichiarato monumento nazionale nel 1992 dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

Nonostante i massacri delle foibe e il dramma dell’esodo Giuliano-Dalmata siano universalmente riconosciuti da tempo e celebrati solennemente e annualmente in data 10 febbraio in occasione della “Giornata del Ricordo”, istituita ufficialmente con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 e nonostante il Consiglio Regionale della Toscana abbia già approvato una mozione avente per oggetto la promozione e l’inserimento della Foiba di Basovizza all’interno dell’itinerario del Treno della Memoria, la discussione che ne è scaturita nel nostro consiglio è stata a tratti deprimente, appiattita e spostata dalla maggioranza sul muro contro muro destra-sinistra che purtroppo fa pensare come di fronte a certi temi per qualcuno vi siano morti di serie A e morti di serie B.

Il voto contrario che ha liquidato il nostro ordine del giorno è stato sostenuto da interventi marcatamente giustificazionisti o riduzionisti che hanno sminuito il fenomeno meramente per la sua minor portata numerica, con posizioni a nostro avviso offensive nei confronti delle persone vittime di quei tragici eventi.

Riteniamo di aver perso un’occasione per l’inizio di un percorso utile, anche per le generazioni a venire, volto alla creazione di una memoria storica condivisa, necessaria a dare rilievo alle crudeltà provocate dall’odio razziale, ideologico, religioso e politico a cui abbiamo assistito nel corso della storia e indispensabile a far capire come, quando ad essere in discussione è la sacralità della vita umana, non si possono fare dei distinguo sulla base di colori politici.

Che dire, noi ci abbiamo provato, purtroppo dobbiamo ammettere che non ci siamo riusciti, il nostro tentativo si è infranto contro il muro dei dogmi ideologici che impedisce ad alcuni di vedere oltre.

Marco Rusconi, Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli

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