Il consiglio comunale approva all'unanimità la mozione per il Giuramento di Mauthausen

(foto gonews.it)

Il Consiglio Comunale di Santa Croce sull'Arno, riunitosi ieri sera, ha approvato con voto unanime la mozione presentata dai gruppi consiliari di maggioranza per apporre la testimonianza del Giuramento di Mauthausen nella sede del Parlamento Europeo e per far tutelare dall'UNESCO gli ex campi di sterminio e di concentramento come “Patrimonio dell'Umanità”.

La memoria della Shoah è ormai un indiscutibile patrimonio universale e dal 2005 l'Assemblea Generale delle N.U. ha proclamato il 27 gennaio Giornata Internazionale della commemorazione delle vittime dell'Olocausto, anticipata dall'Italia nel 2000 già aveva istituito il Giorno della Memoria.

Come ogni anno il nostro Comune ha partecipato al Pellegrinaggio ai Campi di sterminio in Germania e Austria organizzato dall'ANED, un percorso emotivo forte che coinvolge profondamente e aiuta a comprendere.
Ne abbiamo avuto testimonianza nelle riflessioni fatte da adulti e ragazzi nel corso del viaggio e, al ritorno durante il Consiglio Comunale aperto di “Restituzione”in cui la richiesta generale è stata quella di custodire quell'esperienza, di farne un'occasione di riflessione e di impegno.

E' stata spontanea quindi, da parte di molti di loro, la volontà di aderire alla proposta dell'ANED: che nei Consigli Comunali sia approvata la richiesta di impegnare il Sindaco e la Giunta ad attivarsi presso il Governo Centrale e presso il Presidente del Parlamento Europeo affinché in quella sede sia affisso il testo integrale del Giuramento di Mauthausen a memoria perenne dei valori comuni che uniscono e guidano l'Europa Unita e che i luoghi di dolore dove si è consumato lo Sterminio nazista siano tutelati dall'UNESCO come “Patrimonio dell'Umanità”

Abbiamo voluto accogliere la loro richiesta che è anche la nostra, perché siamo convinti che sia un atto di civiltà e che possa contribuire a promuovere la cultura della pace, della giustizia, del rispetto dei diritti umani, della libertà.

Sappiamo che Mauthausen è stato tra gli innumerevoli lager nazisti, sparsi per l'Europa uno dei più terribili, un campo di classe 3, per l'annientamento attraverso il lavoro e che proprio nei giorni della liberazione dell'esercito americano, dai sopravvissuti venne redatto un solenne GIURAMENTO: è un documento che parla di libertà come bene comune, del valore della fratellanza fra i popoli, del valore del sangue versato e dell'impegno per la costruzione di un mondo nuovo, libero, giusto per tutti.

Non ci stanchiamo di manifestare la nostra ammirazione per la forza di resistenza al male che quegli uomini e quelle donne dimostrarono e per l'altruismo con cui pensarono che la loro libertà ritrovata fosse un bene da condividere e per cui continuare a lottare.
Dove è parsa più forte la disumanità dell'uomo è anche emersa più forte la sua generosità.

Da quei luoghi, da quelle vicende, da quegli uomini è nata l'ispirazione per l'Europa di oggi: un continente che in questi oltre 70 anni si è formato come Unione e si è trasformato da teatro di guerra in terra di pace.

Ma oggi l'Europa è anche più fragile perché si è affievolito il rispetto e la memoria dei suoi valori e si assiste a fenomeni di sopraffazione e violenza mentre stanno rinascendo pericolose ideologie totalitarie e intolleranti che rappresentano un pericolo nuovo o rinnovato, radicandosi sulla crisi economica e valoriale e sul vuoto politico.

L'Europa appare spesso incerta e disunita su tante problematiche, ma proprio per questo non vogliamo dimenticare quei valori da cui è nata o relegarli nella retorica della commemorazione, vogliamo conservare la memoria di quello spirito di solidarietà internazionale e trarre da questo i dovuti insegnamenti, vogliamo riaffermare il rispetto delle identità, dei diritti e dei doveri della persona che sono la base di una vera integrazione.

Nel corso del pellegrinaggio abbiamo avuto la fortuna di incontrare alcuni degli ormai pochissimi sopravvissuti e ci ha commosso il coraggio e la determinazione con cui sempre in minor numero e sempre più a fatica tornano a rendere omaggio ai compagni caduti.

Siamo convinti che quelle testimonianze non debbano disperdersi come hanno ribadito gli ex deportati italiani, riunitisi nel 2015 a Milano.
I valori che sono emersi da quella pagina buia della nostra storia devono essere riaffermati in un tempo tanto fragile come il nostro ed essere consegnati ai nostri ragazzi come preziosa eredità civile.

Per questo ci sembra doveroso che il Giuramento di alcuni di quei 12 milioni di uomini trovi collocazione nella sede del Parlamento Europeo per essere memoria dei valori comuni che uniscono e guidano l'Europa Unita e che i Campi di sterminio che in molti troppi casi sono ormai irriconoscibili e trasformati in luoghi di apparente normalità siano tutelati dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.

Il premio Nobel per la pace Elie Wiesel ha detto: “Se qualcosa potrà salvare l'umanità sarà il ricordo”.

Fonte: Comune di Santa Croce - Ufficio Stampa

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