In occasione della presentazione del convegno sulla nautica da diporto che la Fiom Cgil della provincia di Lucca ha organizzato per il 29 maggio, il segretario Mauro Rossi ha annunciato il ricorso contro il pronunciamento del Tar Toscana che ha ritenuto il sindacato e i lavoratori non legittimati a costituirsi in giudizio in merito al subingresso in Polo Nautico della Costruzioni Navali Viareggio di Giuseppe Balducci.
Contrari al frazionamento per l'assenza di un interesse pubblico e sostenendo che non di un semplice subingresso si tratti, bensì di una nuova concessione da mettere, dunque, a gara, la Fiom Cgil e due lavoratori dell'azienda consortile avevano presentato ricorso il 31 agosto 2016, contro il via libera dato, a sorpresa, dal Comitato portuale il 30 maggio.
A quasi un anno esatto di distanza, il sindacato presenterà, entro l'estate, un nuovo ricorso davanti al massimo grado della Giustizia amministrativa, il Consiglio di Stato.
Alla conferenza stampa indetta questa mattina – 27 maggio – Mauro Rossi e Massimo Braccini, segretario Fiom Toscana, hanno ribadito le motivazioni che da molti anni il sindacato oppone alle reiterate richieste di frazionamento della più vasta area demaniale per la cantieristica rimasta in città.
Solo per citarne alcune: i piccoli segnali di ripresa del settore riguardano soprattutto le imbarcazioni sopra i 40 metri; nel corso degli anni sono stati stretti accordi ed approvate delibere che stabiliscono che qualsiasi modifica dell'area deve avvenire col confronto con le forze sociali; le precedenti decisioni istituzionali, a tutti i livelli, sono state sempre a favore del mantenimento della concessione così com'è.
“Su Polo Nautico si gioca lo sviluppo della nautica e della città stessa, il frazionamento è un errore pesante” ha detto Massimo Braccini che ha sottolineato anche l'importanza delle concessioni demaniali in quanto bene pubblico e ha ricordato le promesse della Regione Toscana che, a proposito dell'unitarietà del Polo, aveva sempre tranquillizzato il sindacato. “Se oggi siamo costretti a ricolgerci al CdS, è il segnale del fallimento della politica” ha concluso Braccini.
Di “rischio di subalternità della politica all'interesse privato” ha parlato Nicola Riva, responsabile della Fiom Versilia, tratteggiando una fotografia della situazione attuale nella nautica fatta di alti e bassi, di aziende avviate alla chiusura e di altre che ricapitalizzano. E' la storia delle vicende e delle vertenze di questi anni: Fipa Group, Perini Nazi, Azimut Benetti e le altre.
Di tutto questo si parlerà nel convegno del 29 maggio intitolato: “Quale futuro per la nautica da diporto a Viareggio? Apriamo un confronto”, all'indomani del Versilia Yachting Rendez Vous e a due anni di distanza dal convegno del 12 marzo 2015 “La nautica, il porto e il lavoro: come riattivare un circolo virtuoso”. Un appuntamento voluto, ha spiegato Mauro Rossi, "per parlare del ruolo di volano del territorio che dovrebbe avere il soggetto pubblico, del modello di dislocazione del distretto della nautica che si sta espandendo e del modello organizzativo del lavoro che fra appalti e esternalizzazioni, è caratterizzato da un'estrema frammentazione che comporta poi una perdita delle competenze.
"Qualità e professionalità sono tanto più necessari oggi con la globalizzazione, altrimenti le barche si possono fare dappertutto" ha concluso Braccini che ha sottolineato che dalla Regione Toscana hanno risposto di non poter partecipare (né ci saranno rappresentanti dell'Autorità portuale viareggina) e questo "non è un bel segnale perché la questione della nautica, oggi, va affrontata in termini regionali e di Mar Mediterraneo".
Hanno annunciato la loro presenza, invece, rappresentanti delle amministrazioni comunali e provinciali e di Navigo.
Fonte: Ufficio Stampa
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