
Il Comune è sempre più ricco e avido; piange per la riduzione dei trasferimenti del suo governo, lamentandosi di non avere soldi, ma è una bufala colossale. Sono i cittadini che dovrebbero farlo, oppressi dai crescenti prelievi fiscali. Nel 2010, il Comune incassava compresa la TIA, la tassa sui rifiuti che a quel tempo veniva pagata direttamente a Geofor, € 3.571 milioni. Nel 2016 il Comune ha introitato in tasse €5.709.000, €2miloni138mila in più del 2010, pari al 59,9%, con un aumento medio annuo dell’8,14%, recuperando con lauti interessi ciò che lo Stato gli ha tolto, circa €900mila in più.
Il totale dei primi quattro titoli delle entrate, quelle 'vere', è passato da €6.078.000 ad €7.881.000: grazie alle tasse le risorse sono aumentate del 33,2% in 6 anni, con aumento medio del 4,43% annuo, mentre i redditi dei cittadini a causa della crisi sono calati. La maggior disponibilità non è andata in spesa produttiva, ossia in investimenti: i soldi prelevati con le tasse sono stati destinati alla spesa corrente che è esplosa.
A Vicopisano si spende e si spande: dal 77,3% del 2010, siamo passati ad un incredibile 95,4%. Altro che il comune non ha soldi! Tutto questo nonostante l’aumento dei prezzi di mercato, l’inflazione sia stata molto contenuta. Negli ultimi due anni la crescita dei prezzi è stata pari a zero ed è stata in media dell’1% annuo negli ultimi sei. Invece la spesa del Comune è cresciuta dell’8,14% annuo, con un aumento intorno al 7% annuo proprio nel periodo in cui, per la crisi, il reddito dei vicaresi scemava.
Ci sono molti più disoccupati di quanti ce ne fossero nel 2010 e chi lavora, spesso guadagna meno. Chi ha un’attività autonoma, ha dovuto tirare parecchio la cinghia. Cosa che il Comune non ha fatto, anzi ha allentato i cordoni della borsa e stretto il cappio delle tasse sul collo dei residenti che, anche se in difficoltà, devono pagare sempre più tasse al Comune. Il prelievo pro capite, la pressione fiscale, è passato da €424 euro del 2010 ad €664 del 2016, un aumento del 57%, una cosa incredibile, €224 in più a testa per ciascun residente.
In un nucleo familiare di quattro persone €892 in più all’anno. Risultato anche di scelte politiche sbagliate, come i 140.000 euro che per 29 anni pagheremo a Infanzia Servizi, il nido riservato a 48 figlioli, da anni con pochissimi utenti. O le risorse sperperate in passivo nel Consorzio del parco termale, ora in liquidazione. Invito gli amministratori a farsi un bell’esame di coscienza e ad incidere sugli sprechi, destinando le risorse agli effettivi bisogni dei cittadini, stimolando crescita, decoro, turismo, attività produttive e battendosi per il contenimento della Tari, la tassa di smaltimento dei rifiuti, che in molti non pagano.
Da notare che anche i cospicui proventi derivanti dallo sfruttamento dell’acqua di Uliveto frutto della vecchia e nuova convenzione circa €670.000 annui, da tempo vengono fagocitati dalle spese correnti. E la qualità dei servizi resi? C’è forse qualcuno che ha il coraggio di dire che la qualità e quantità sia aumentata nella misura del 50-60%?
Fonte: Lega Nord
Notizie correlate
Tutte le notizie di Vicopisano
<< Indietro





