Le vie di Leonardo, da Vinci ad Amboise: il progetto presentato all'Institut Français

Alessandro Vezzosi

Martedì 16 maggio 2017, alle ore 18, l’Institut Français di Firenze (Piazza Ognissanti 2) ospiterà la presentazione di un progetto che vede anzitutto protagoniste l’Italia e la Francia grazie alle due città che rispettivamente hanno dato i natali a Leonardo e lo hanno ospitato negli ultimi anni di vita: Vinci e Amboise.

Nato a Vinci il 15 aprile 1452, nel 1516, all’età di 64 anni, Leonardo attraversò le Alpi e giunse ad Amboise, nella Valle della Loira; fu ospitato dal re Francesco I nel Castello di Clos Lucé dove visse fino alla morte, il 2 maggio 1519.

Dopo l’introduzione di Isabelle Mallez (Direttrice dell’Institut Français e Console Onorario di Francia) e le comunicazioni internazionali di Giuseppe Torchia (Sindaco del Comune di Vinci) e di Leonardo Paglianti (Presidente de “Le Vie di Leonardo Da Vinci”), Patrizia Vezzosi (Responsabile della Redazione del Progetto), illustrerà quello che si propone come nuovo Itinerario Culturale Europeo per collegare tutti i luoghi della vita e delle opere di Leonardo, in sedici Stati d’Europa e non solo, a partire da Italia, Francia e anche Slovenia.
“Le Vie di Leonardo Da Vinci” è stato inizialmente promosso da un Comitato costituito a Vinci, e già presentato al Forum europeo di Vilnius nel 2016. Presidente onorario è il famoso leonardista Carlo Pedretti; del comitato storico-scientifico, coordinato da Alessandro Vezzosi, fanno parte altri dieci illustri studiosi e specialisti.

Dalla Francia interverranno François Saint Bris e Catherine Simon Marion, il Presidente e la Delegata Generale del Castello di Clos Lucé – Parco Leonardo da Vinci, che recentemente si è arricchito di eccezionali ambienti espositivi e ricostruzioni, dall’atelier dell’artista-scienziato al Ponte sul Corno d’Oro.

In questa storica residenza di Leonardo, lo scorso anno si è svolta la prima mostra per celebrare i cinquecento anni di Leonardo in Francia, “Du Clos Lucé au Louvre. Les trois chefs d’oeuvre de Léonard de Vinci”.

Vezzosi, come curatore dell’esposizione, presenterà il catalogo che documenta diverse riscoperte scientifiche, grazie alla collaborazione del C2RMF (Centre de recherche et de restauration des musées de France), e illustra la cronistoria e il mito dei tre capolavori Gioconda, Sant’Anna e San Giovanni: i dipinti che per la prima volta comparvero insieme proprio nello studio di Leonardo a Clos Lucé. Per arrivare, passando dalla Gioconda nuda del Museo Ideale ad antiche copie dipinte, scultura, Trattato della pittura, incisioni e litografie, a incontrare la “rivoluzione” delle avanguardie del XX secolo, dopo il furto del 1911, da Duchamp a Warhol, dal Dadaismo a Fluxus, dalla Pop Art alla Poesia Visiva, fino a “Living Mona Lisa” di Florent Aziosmanoff.

A conclusione della serata, alla quale saranno presenti pure alcuni degli artisti che hanno esposto le loro opere a Clos Lucé, verrà proiettato il corto di Henri Gruel e Jean Suyeux, La Joconde: histoire d’une obsession del 1958, Palma d’Oro a Cannes nel 1959, ispirato alla Giocondoclastia di Jean Margat.

Fonte: Ufficio Stampa

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