
Fuori dal caos delle vie cittadine di Montelupo Fiorentino, roboanti di chiacchere e rumori nel mercato del sabato, c'è un attimo di pace e di compostezza in via Baccio da Montelupo. Davanti la Pieve è arrivato quest'oggi, 29 aprile, il momento dell'ultimo saluto al 49enne Andrea Durin. Oltre a parenti e conoscenti del 49enne nato e cresciuto a San Vito di Montelupo, era presente anche uno stuolo di rockers dai lunghi capelli e dai chiodi di pelle, tutti amici o collaboratori di Durin nel mondo dei concerti (era infatti un apprezzato tecnico del suono).
Tanti giorni passati sul palco, tante notti a parlare di musica, moltissimi ricordi sono tornati alla mente e sono stati raccontati da chi ha vissuto con Andrea, nell'arco di questi 43 giorni dalla notizia del decesso fino alle esequie. Oggi è solo il tempo del dolore per una vita 'spericolata' che si è interrotta un giorno a Bogotà, lontano dai suoi affetti, in primis i figli.
A celebrare il funerale don Mario Pistolesi, parroco di Camaioni che conosceva bene la famiglia Durin. Durante l'omelia si è anche rivolto alla madre di Andrea. "Abbiamo il cuore turbato dal mistero della morte, in modo particolare per questa scomparsa. Non dobbiamo vivere nel dolore senza fine, perchè Gesù dà la speranza", ha affermato il parroco.
Dopo le esequie il corpo è stato tumulato nel cimitero di San Vito. Un primo sollievo per la famiglia, che dovrà ancora aspettare dei mesi prima di venire a conoscenza delle analisi autoptiche che diranno una volta per tutti come è morto Andrea Durin.
Elia Billero
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