
Seconda edizione del 'Trofeo Giovi': una giornata di scherma in memoria del giovane 13enne Giovanni Locci, portato via dalla meningite nel febbraio del 2015. L'evento è stato presentato stamani, giovedì 29 marzo, nel Comune di Cerreto Guidi insieme al sindaco Simona Rossetti.
La giornata si svolgerà domenica 9 aprile a Cerreto Guidi, al palazzetto dello sport di via Caracosta, e sarà organizzato grazie all'ASD Club Scherma Cambiano, in collaborazione con l'amministrazione cerretese e l'Uisp Empolese-Valdelsa. All'evento parteciperanno anche le contrade Caracosta e Palagio, oltre risposta alle associazioni e i commercianti del paese. Il ricavato della giornata sarà invece devoluto all'associazione 'Stop alla Meningite', nata su iniziativa di Luigi e Paola, i genitori di Giovanni Locci.
Attesi da tutta la Toscana più di 100 atleti under 11, per partecipare al Trofeo che già lo scorso anno aveva registrato un boom di presenze. La lunga giornata di domenica 9 aprile vede l'inizio delle gare alle 9:30, con la promessa dei piccoli atleti del rispetto delle regole. Si concluderà nel pomeriggio, con due cerimonie di premiazione. Una alle 13, al termine della sessione mattutina, e una alle 18 con la presenta delle autorità e ospiti di spicco. Per l'occasione sarà a Cerreto Guidi l'oro olimpico Margherita Zalaffi. Gli amici di Giovanni suoneranno poi un brano composto proprio dal 13enne, prima della sua morte.
Tra gli obiettivi dell'associazione Stop alla Meningite, che nella scorsa edizione aveva raccolto 1.600 euro, ha un ambizioso progetto: quello di realizzare un laboratorio nei locali della Misericordia di Empoli per diagnosticare la malattia ancor prima che arrivino i risultati delle analisi dal Meyer di Firenze.
Pierluigi Ciari, governatore della Misericordia empolese, ha spiegato l'idea che sta alla base di questo progetto: "Il problema per realizzare questo progetto è medico/tecnico e anche burocratico. Stiamo cercando le soluzioni giuste, arrivando ai punti più alti della Regione per portare in questa zona l’aspetto tecnico immediato per capire se si tratti o meno di casi di meningite. Tutto il centro Italia si affida al Meyer per questo tipo di valutazioni. Se non è possibile fare questo l’alternativa è fare a Empoli il tampone per vedere se nella gola del paziente c'è il germe della meningite. Non sarebbe come un laboratorio, ma meglio del nulla che c’è oggi in attesa dei risultati del laboratorio del Meyer. Quanto costerebbe il progetto? Si tratterebbe di qualche centinaio di migliaia di euro tra macchinari e personale, ma il problema non è solamente economico. C'è da mettere in conto la parte organizzativa, per farlo funzionare h24”.
La madre di Giovanni Locci, Paola, presente alla conferenza stampa ha ringraziato tutti per questo evento: “Abbiamo ricevuto tanto amore. Non ci siamo sentiti soli e abbiamo trovato la forza per partecipare all'associazione 'Stop alla Meningite'. E’ dando agli altri che si riceve. Ogni piccola cosa che si può fare per gli altri ci ridà Giovanni. Essere andati al pronto soccorso e vedere in funzione i monitor, comprati coi soldi raccolti, ci ha dato tanto. Durante le gare sarà suonato dagli amici di Giovanni e dal suo professore di musica, Antonini, una melodia composta da lui. La suonava tutti i giorni e sarà bello che a suonarla saranno i suoi amici”.
- (foto gonews.it)
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Giorgio Galimberti
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