
Ieri sera al teatro Excelsior di Reggello si è svolta una importante iniziativa sul futuro della chimica valdarnese, promossa dai delegati sindacali e dalle organizzazioni sindacali (Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil) delle aziende Sims e Istituto De Angeli. La partecipazione è stata altissima e il teatro era colmo di lavoratori e cittadini valdarnesi. Erano presenti i sindaci di Reggello, Figline Incisa e Pian di Scò, oltre ai parlamentari del territorio Elisa Simoni, David Ermini, Lorenzo Becattini e Alessia Petraglia.
I lavoratori hanno denunciato con sentita preoccupazione che in entrambe le aziende la direzione aziendale non ha ancora fornito risposte su come garantire la competitività degli stabilimenti, e hanno chiesto con forza alle due aziende farmaceutiche (che impiegano oltre 400 persone più l’indotto) di ritornare ai tavoli istituzionali per riprendere la discussione sui piani industriali che possano dare certezze per il futuro ai lavoratori. Senza impegni certi per la qualificazione degli stabilimenti è a rischio l’intera chimica valdarnese, così come è a rischio la tenuta occupazionale per tantissime famiglie di questo territorio che certo non si può permettere di correre questo immane rischio sociale.
LA SCHEDA DELLE DUE VERTENZE
Nell'immediato occorre analizzare la situazione dalla SIMS e impedire il definitivo declino dell'azienda che, senza una strategia industriale e un piano vero di rilancio, non ha futuro, non solo per i 35 lavoratori, dichiarati in esubero; ma a serio rischio risultano tutti e 130 i lavoratori dipendenti alla SIMS. E’ la storia, nota, di chi non investe nell'azienda e perde competitività e credibilità sul mercato.
L'altro caso è quello di Istituto De Angeli di proprietà della francese FAREVA, attore mondiale nella produzione farmaceutica e chimica conto terzi con 30 sedi produttive dislocate in tutto il mondo con un fatturato in continua crescita. Questo caso è solo apparentemente più semplice. Nonostante le dimensioni mondiali e la solidità finanziaria, la multinazionale francese non ha un piano di sviluppo per De Angeli, il cui stabilimento a Reggello conta circa 300 dipendenti. I lavoratori chiedono da anni, senza successo, che l'azienda confermi gli impegni a suo tempo presi su investimenti ed occupazione nello stabilimento italiano.
Fonte: Uffici Stampa Cgil Cisl Uil Toscana e Firenze
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