
"Avendo ricevuto una richiesta di rettifica circa la presunta cattiva agibilità della pista di atletica da me indicata a causa della presenza di acqua - pista ubicata proprio accanto al campo dove vogliono cementificare senza soldi il nuovo Campus "in the camp" (tradotto: la Provincia che non ha più soldi, vuole chiudere lo storico Liceo sanminiatese comprensoriale - qui rispondo:
Verificherò ancora meglio, ma per quanto mi riguarda, ho parlato di indizi, gravi, precisi e concordanti:
1) la zona è notoriamente acquitrinosa (sono stato a fare delle foto e c'era l'acqua);
2) Se FIDAL (Fedetazione di atletica) qualche gara di atletica sull'impianto di Fontevivo, la svolge, ciò non fa testo per smentire l'assurdità di uno scempio colossale come una cementificazione in zona a medio-alto rischio idraulico, di un edificio che va ad impattare grandemente a livello paesaggistico e architettonico. Se FIDAL fa una gara, a fine giugno (quando non piove da mesi), ciò non fa testo ai fini del rischio idraulico dell'area e non la rende a basso rischio.
Le soluzioni scellerate e speculative di nuovo consumo di suolo di opere destinate a rimanere incompiute per fine denari pubblici, sono del tutto inattuabili, solo di natura altamente speculativa, e come detto, finalizzate in realtà a portare alla definitiva fine dell'istituzione culturale comprensoriale, il Liceo sanminiatese, per necessità immanente di tagli alla spesa da parte della Provincia (che vuole solo riuscire a garantire i lauti stipendi ai suoi dirigenti uno degli ultimi dinosauri o baracconi) mandando così i giovani del Comprensorio a fare pendolarismo verso i licei meno nobili di Empoli Pontedera e Fucecchio, per lasciare nel mezzo solo in grande vuoto, un ghetto dormitorio di capannoni dismessi; un Valdarno inferiore nuovo, oltre la storia, ad elevato impatto paesaggistico e ambientale, ma a basso impatto culturale".
Alessandro Niccoli, consigliere Possibile San Miniato
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