Previsioni meteo a medio termine 1° marzo - 9 marzo

Un cordiale saluto a Tutti!

La primavera meteorologica aprirà la sua prima decade all'insegna della dinamicità atmosferica, con rapidi passaggi instabili seguiti per il momento ad altrettante celeri affermazioni anticicloniche. Come spesso accade in questo periodo però, se l'attendibilità a livello tendenziale si dimostra piuttosto affidabile, non appena si scende nel dettaglio previsionale, tempi e ed effetti dei vari impulsi depressionari, tendono a delinearsi meno precisi, se non addirittura fallaci.

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Apriamo l'analisi a medio termine, con il meteo della seconda parte della settimana, quando l'anticiclone delle Azzorre stenderò un timido braccio sul Mediterraneo, che non riuscirà del tutto a proteggere la nostra penisola, sfiorata sul suo confine settentrionale dal flusso zonale nord-atlantico, in scorrimento sull'Europa Centrale. Quindi dopo il netto miglioramento del tempo per la giornata di domani, inevitabilmente giovedì torneranno le nubi a coprire la nostra regione, pur senza fenomeni degni di nota. Un contesto che proseguirà fino a venerdì ancora imperniato su una generale variabilità, vista l'alternanza delle schiarite al mattino che andranno poi a subire il sopravvento di una nuova copertura nuvolosa dal pomeriggio, preludio ad un peggioramento del tempo che da sabato dovrebbe raggiungere la nostra regione.

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Infatti, con la discesa di un ramo depressionario la cui massa barica principale stazionerà sul Regno Unito, andrà approfondendosi sul Mediterraneo un minimo barico secondario, destinato a dividere l'anticiclone in due spezzoni. Una mossa che se confermata, aprirà una fase di maltempo dai contorni stavolta più marcati, con le prime precipitazioni già nella giornata di sabato, soprattutto nelle ore centrali, in un contesto termico piuttosto mite, e la quota neve praticamente confinata solo alle cime più alte dell'Appennino.

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Giunti a domenica ecco che nascono i primi dubbi. Da un lato emerge la possibilità che l'isolamento della goccia fredda sulle regioni centrali della  penisola, permetta accumuli maggiori proprio durante le ore diurne. Dall'altro una complicata situazione barica sia ad est che ad ovest delle masse anticicloniche, potrebbe in qualche modo sminuire il peggioramento, concentrando le precipitazioni magari tra la nottata e le prime ore del mattino, spostando il tutto poi verso le regioni centro-meridionali. Decisivi saranno quindi due fattori. Il primo la reale collocazione dell'anticiclone delle Azzorre, che potrebbe iniziare a spingere verso ovest e quindi "allungare " la depressione verso sud-est. La seconda il reale blocco anticiclonico ad est. Per esempio una maggiore distanza come in figura del centro anticiclonico, favorirà una più veloce via di fuga alla goccia fredda presente sull'Italia. Quindi una configurazione che al momento non può avere un'attendibilità previsionale alta.

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Chiusura dello step previsionale in compagnia dell'anticiclone delle Azzorre nuovamente in espansione verso est, con conseguente ripristino delle condizioni stabili sulla penisola, sempre in un contesto termico mite per il periodo. Stavolta i presupposti per un periodo stabile più lungo parrebbero delinearsi, anche se la distanza che ci separa come sempre deve indurre alla prudenza.

Cattura

La stagione invernale ormai è definitivamente alle nostre spalle, e la prima decade di marzo trascorrerà dinamica come d'altronde la prima parte della primavera deve mostrarsi, e se oltre alla dinamicità, recuperassimo anche i millimetri di pioggia non caduti durante l'inverno, alla natura che ci circonda non dispiacerebbe.

 

Gordon Baldacci