
E' stato unanimemente espresso un giudizio di condanna rispetto alla decisione assunta dall'Inps di non considerare tale azienda come industria e di non riconoscerle, conseguentemente, il diritto a poter beneficiare degli ammortizzatori sociali previsti per tale settore.
Un giudizio che può essere riassunto in tre semplici concetti:
1) Ha vinto la più ottusa burocrazia
2) Pagheranno ancora una volta, e soltanto loro, le lavoratrici e i lavoratori
3) La politica dorme o, forse, è addirittura morta
Non è possibile che dopo 15 anni di versamenti all'Inps (circa 1 milione e 400mila euro) ci si possa accorgere solo oggi che tali versamenti non erano dovuti.
Non è ammissibile che non si trovi il modo di recuperare un errore che evidentemente non hanno commesso i lavoratori.
E' inconcepibile che il governo e la politica, compresi i parlamentari della nostra zona, non si assumano la responsabilità di trovare, con equilibrio, una via di uscita che non danneggi i lavoratori che rischiano il posto e che ci dia la possibilità di gestire questa crisi.
Fonte: Fiom Cgil Lucca e provincia
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