Speciale Lineapelle 2017, fiducia nel futuro secondo Assoconciatori

Lineapelle 2017 (foto gonews.it)

Lineapelle: iniezione di fiducia per la concia
Per alcuni conciatori si è confermata appuntamento irrinunciabile, per altri si è trattato della loro prima volta a Milano: tra gli stand di Lineapelle le sensazioni a caldo degli imprenditori, a poche ore dalla conclusione dell'evento, ce ne raccontano spaccati diversi. Per tutti, parole d'ordine sono cautela e fiducia."Per la prima volta presenti in fiera - dice Simone Bertini(conceria Bertini Franco1972) - possiamo ritenerci soddisfatti dal buon movimento di operatori presenti all'evento che speriamo si possa tradurre concretamente in una ripresa del mercato". "Il periodo che seguirà Lineapelle - aggiunge Francesco Marabotti (Eurofur) - è quello in cui valuteremo più precisamente i riscontri della fiera, per ora registriamo una buona presenza e interesse dei numerosi clienti incontrati". "Soprattutto durante il secondo giorno - dice Paolo Cioni, (Yankee) - i clienti sono stati particolarmente attivi, premiando le novità che abbiamo presentato". Novità e qualità non sono concetti vuoti, ma il valore aggiunto che le concerie toscane hanno portato anche in questa edizione di Lineapelle, confermandosi tra le presenze in fiera più significative, per area geografica: 187 concerie toscane su 356 italiane, 557 quelle totali provenienti da 44 Paesi.

Mercati diversi, richiesta unica
"Dalla conceria più piccola alla più strutturata - dice il presidente Assoconciatori Franco Donati - ci auguriamo che ora che si è conclusa Lineapelle, tutte vedano premiati gli sforzi costanti fatti per garantire un'offerta di qualità". "A seconda della tipologia di produzioni, può variare il mercato di riferimento - aggiunge Marino Signorini, (Victoria) - ma tutte le richieste ricevute in fiera, dagli americani come dagli orientali, vanno nella direzione di pelli che sappiano coniugare contenuto  moda e qualità intrinseche". "Clienti provenienti dal mercato europeo come da quello americano o orientale - conferma Roberto Lupi, (BCN) - anche in questa edizione di Lineapelle hanno apprezzato soprattutto la capacità di saper offrire prodotti che sanno essere sofisticati e innovativi senza rinunciare all'elemento dell'artigianalità". "Tutto coniugato con quella capacità riconosciuta al distretto toscano -aggiunge Gianfilippo Settesoldi, (Miura) - di coniugare performance aziendali con i il rispetto dei più rigidi standard di impresa, in particolare relativamente all'impegno per l'ecosostenibilità".

Il distretto che fa rete: istituzioni e scuola
A supportare le concerie toscane, a Lineapelle è arrivata anche una squadra di tifosi doc: i primi cittadini del comprensorio del cuoio, che si coccolano quelle aziende così centrali per l'economia e le sorti del proprio territorio. Con loro, durante l'ultimo giorno di Lineapelle, anche studenti delle scuole medie del distretto, arrivati per partecipare alla finale del progetto Amici per la Pelle, e dell'Istituto Cattaneo di San Miniato, a respirare quel mondo fatto di concia e pelli studiato a scuola e "scoperto" anche tra i laboratori del Polo Tecnologico Conciario.
L'organizzazione di Lineapelle, per ora, in attesa dei dati di chiusura, può dirsi soddifatta dei primi numeri emersi sull' evento, in particolare quel + 4% di espositori che ha determinato un +5% di area espositiva occupata. Il 2016 non è stato facile per la concia, con una flessione registrata soprattutto nell'ultimo trimestre, i conciatori sperano ora in una fase di ripresa.

Fonte: Assoconciatori

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