
Si tratta di uno sportello per dare aiuti ai cittadini: una assistenza preliminare e limitata alla contestabilità delle cartelle Equitalia
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 17 febbraio, è stato inaugurato in via Chiarugi a Empoli il Punto Sperimentale Sos Antiequitalia, un luogo di incontro tra il Movimento Cinque Stelle e i cittadini. Si tratta del secondo 'presidio' toscano, dopo quello di Pisa aperto circa un anno e mezzo fa. Poco prima gli esponenti locali e regionali del M5S hanno presentato nel salone della Pubblica Assistenza empolese di cosa si tratta questo nuovo spazio.
Assistenza pre-legale gratuita per contestare la cartella Equitalia: questo è il fine del centro targato M5S, al quale possono rivolgersi "tutti i cittadini e non solo ai simpatizzanti del partito", come più volte ribadito durante l'incontro. Il centro offrirà un'assistenza 'pre-legale' a coloro che ricevono una cartella Equitalia: in sostanza sarà possibile valutare la 'plausibilità' di una contestazione e conoscere i propri diritti.
L'iniziativa, che si è sviluppata sul territorio nazionale, arriva quindi anche nell'entroterra toscano. L'attivista empolese Linda Provvedi: "Il punto serve per tutte quelle persone o azienda che hanno ricevuto la cartella esattoriale da Equitalia e vogliono verificarne la contestabilità. Il M5S vuole offrire un servizio di pubblica utilità a Empoli, vogliamo tornare sul territorio. Lo stato e le istituzioni assumono il ruolo di aguzzini tramite Equitalia, noi vogliamo venire incontro ai cittadini".
L'assistenza è preliminare ed è limitata alla contestabilità o meno della cartella, oppure agli strumenti per uno sgravio o una rateizzazione. Sarà Moreno Gazzarrini ad occuparsi del punto empolese, aperto il martedì dalle 17 alle 19. Gazzarrini tra l'altro è un ex dipendente di Equitalia e, nel corso della presentazione, ha contestato il metodo di lavoro della società di riscossione dei tributi: "Le persone hanno bisogno di conoscere i propri diritti e i propri doveri e noi vogliamo aiutarli in questo. Accade che ciò che viene contestato sia andato in prescrizione, oppure che le persone non sanno che un pagamento può essere rateizzato. Noi vogliamo rendere il cittadino consapevole in questo mondo". Gazzarrini tiene a precisare che "le tasse vanno pagate", ma è altrettanto importante avere padronanza della materia.
Presente Luca Lauricella, referente dell'altro Punto in Toscana a Pisa. Proprio quest'ultimo spazio rimarrà il centro di coordinamento regionale del progetto e l'apertura di un centro analogo a Empoli serve proprio ad 'alleggerire' i compiti di quello pisano. "Spesso la gente arriva in mano con una cartella e non ci capisce niente, e posso assicurarvi che anche un avvocato che non abbia un'esperienza in questa materia ha delle difficoltà. I cittadini possono venire da noi e presentarci la documentazione in modo da potergli fornire maggiori strumenti e indicazioni". Poi precisa: "Non si tratta di una consulenza legale, non ci sostituiamo agli avvocati: chi volesse accettare le nostre indicazioni agirà di conseguenza con il suo commercialista o avvocato"
"Per noi è un orgoglio inaugurare questo spazio. Vogliamo rimarcare questa differenza tra noi e tutti gli altri, noi tagliamo stipendi ai politici e garantiamo cose ai cittadini. Sono azioni che le persone valgono e apprezzano" ha detto Giacomo Giannarelli. Il consigliere regionale M5S ha spiegato che Equitalia non verrà abolita e che comunque la riscossione dei tributi rimarrà uguale ma sotto un altro nome. In seguito ha snocciolato i dati del centro pisano: "Abbiamo trattato 4 milioni di euro divalore in cartelle esattoriali, di cui 450mila euro di tributi non dovuti e 110mila euro di sanzioni scadute. Siamo intervenuti per tutelare i cittadini e non i furbetti, parliamo di gente in difficoltà e non di gente che vuole evadere".
A fronte di questi 450mila euro ritenuti 'contestabili' non è certo quanti siano i cittadini che hanno scelto di accogliere la consulenza del centro e quindi quante di queste cartelle siano state effettivamente contestate, né è possibile stabilire quante persone abbiano ottenuto un risultato. Il M5S fa comunque una stima che si aggira tra il 30% e il 40% di quei 450mila euro. A livello nazionale il progetto avrebbe trattato cartelle esattoriali per 50 milioni di euro.
Alfonso Bonafede ha puntato il dito contro quello Stato "che non si fa comprendere dai cittadini", contrapponendovi "l'interesse e la vicinanza del cittadino" come obiettivo politico di uno stato democratico e "civile".
"La cartella di Equitalia - spiega - è l'emblema di uno Stato che se ne frega; non si può parlare di un cittadino che ha debiti come di un cittadino cattivo in questo momento perché si tratta di una situazione che possiamo definire di drammatica normalità. Nessuno pensi si stia parlando solo di soldi perché quando un cittadino non sa come andare avanti quello non è un problema economico per lo Stato, ma un problema di civiltà e di democrazia, perché un cittadino che arriva a quel tipo di problematiche è un cittadino che non riesce più a partecipare alla vita civile, che esce fuori dai confini della democrazia. Questo noi lo vogliamo"
"In questa battaglia contro gli abusi che Equitalia impone ai cittadini in difficoltà - conclude - c'è una sintesi di quello che fa il Movimento Cinque Stelle: noi non dovremmo esistere, ma siamo qui perché i cittadini si sono accorti di uno Stato ingiusto che non ha a che vedere con la realtà dei cittadini e hanno detto basta. Noi vogliamo essergli vicini al cittadino nel momento di difficoltà, che è la cosa più bella che può fare un politico. Non dovrebbe essere l'opposizione a farlo, ma il Governo"
- (foto gonews.it)
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