Matri vuole "riaccendere il motore" e si presenta alla Fiorentina: "Sei mesi particolari. Tanta colpa mia, ora sono pronto"

La presentazione di Matri alla Fiorentina (da violachannel.tv)


 

da violachannel.tv

Pronto a dare una mano subito, alla Fiorentina rimasta priva di Rossi e Gomez, ma anche a se stesso: Alessandro Matri è pieno di buoni propositi e non vede l'ora di ripartire dopo i sei mesi tormentati vissuti al Milan.
"Sto bene, mi sono sempre allenato con impegno, se Montella vuole sono pronto già per domenica a Catania - ha detto il neo attaccante viola durante l'affollatissima presentazione nella sala stampa 'Manuela Righini' dello stadio - Ringrazio il Milan che mi ha dato la possibilità di venire qui, la famiglia Della Valle perché ha fatto uno sforzo per venire incontro alle mie esigenze e già ai tempi di Cagliari mi stimava. La Fiorentina mi ha voluto in un momento difficile e non lo dimentico, assicuro tanta voglia di riaccendere il motore, voglio tornare ai livelli passati".
Non si pone obiettivi Matri anche se il ds viola Pradè, accanto a lui con il dt Eduardo Macia, ha raccontato un aneddoto: ''Quando ho chiamato Alessandro per sapere della sua disponibilità gli ho chiesto se era pronto a fare 10 gol con noi e lui mi ha risposto: solo 10? Non era previsto tornare sul mercato per l'attacco, ma ci sono stati gli infortuni di Gomez e Rossi. Per Mario comunque il rientro è imminente". Matri ha aggiunto: "Credo che con Gomez saremo compatibili. Ho scelto la Fiorentina per il gioco di Montella. Non è stato facile lasciare un club come il Milan che ha investito molto su di me, ma avevo bisogno di staccare e ritrovare continuità. Ormai non mi sentivo più tranquillo, così ho colto subito al volo la chiamata dei viola su consiglio anche degli amici Brocchi e Vieri".
Del flop in rossonero non accusa nessuno: "Non ho sassolini da togliermi. Sono stati mesi particolari, per problemi di ambientamento non sono riuscito a esprimermi come avrei voluto. I fischi dei tifosi? L'estate scorsa si attendevano probabilmente rinforzi in altri reparti, di qui le tensioni con la società, non credo sia dipeso perché venivo dalla Juve, c'è anzi chi mi ha fatto sentire sima e fiducia. Ma alla fine non è scattato il feeling e certe prove negative hanno poi fatto il resto.
I fischi fanno male ma possono starci". Sull'esonero di Allegri: "Quando le cose vanno male paga sempre l'allenatore ma le colpe vanno divise fra tutti. Seedorf? Non so come lavora, so solo che c'è curiosità sulle sue idee".
In ogni caso l'attaccante ha solo voglia di guardare avanti: "Montella mi ha detto stare tranquillo e ha molta fiducia. La Nazionale? Il primo obiettivo è fare bene con la Fiorentina, solo così si può pensare di tornarci". Sul suo passato alla Juve che a Firenze non passa inosservato: "Visti i miei trascorsi chiedo pazienza, sono un professionista che ha sempre cercato di dare il massimo ovunque è stato" ha sorriso Matri che ha voluto dedicare un pensiero a Rossi: "Spero che torni presto".
Chiusura con Pradè: "Matri è arrivato in prestito secco perché solo così la trattativa poteva sbloccarsi subito, ma qui nessuno è di passaggio, questi mesi serviranno a lui e alla Fiorentina per conoscersi. Intanto ringraziamo la famiglia Della Valle, con Matri e Anderson appesantiamo il monte ingaggi, già oltre tetto salariale previsto, di altri 5 milioni di euro. Uno sforzo importante e significativo".

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