A 90 anni scompare Mara Benassai, una vita per i disabili: il ricordo di Rossi (Aas)

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Varis Rossi, ex sindaco di Empoli e responsabile Aas (Associazione Assistenza handicappati psicofisici) in memoria di Mara Benassai, scomparsa a 90 anni.

"Mara Benassai ha lasciato suo figlio Luca e tutti noi. Una lunga esistenza, ma ancora indispensabile per sostenere, accompagnare, con amore come solo una persona come lei sapeva donare a Luca.

Attenzione, cura, determinazione consapevole a cercare l’impossibile per riordinare sentimenti, sensazioni non facili da percepire, da capire, da educare che Luca, dalla sua nascita ad oggi, uomo adulto, ha sciorinato con disabilità e Mara assieme ad Enzo Spinelli, suo marito, hanno accolto da subito.

Una vita diversa e simile a quella di tante famiglie, donne, madri che accolgono un figlio disabile. Che fare? Come farlo? Con queste domande scaturite in loro oltre mezzo secolo fa inizia la loro storia di vita, di genitori, e assieme ad altri di loro, sul finire degli anni Sessanta, costruiscono una società, la nostra, quella dell’Empolese e della Valdelsa più ricca di risposte per chi fino ad  allora restava chiuso nelle case o in scuole speciali.

Nascono associazioni, quella di Mara, l’ AAS, quella dell’Aias, che assieme agli amministratori locali, a semplici cittadini portano  nelle istituzioni e nel tessuto delle nostre comunità un sogno, una utopia umana, che partendo dalla crescita delle stesse famiglie, degli operatori, dei tecnici rimetta in piedi un mondo capovolto e che cercasse di comprendere il bambino, l’adulto come un soggetto desiderante e non come un oggetto di cure in sistemi diversi di recupero, privandolo però di qualsiasi espressione personale! Un sogno in gran parte realizzato, ma non sicuramente garantito in momenti come quelli che attraversiamo, momenti di bonaccia dove solo il duro remare ci porta avanti e tiene la rotta di questo viaggio.

Mara ha vissuto serenamente la sua vita. La sua intelligenza il suo disinteresse personale, la sua ferma determinazione e intransigenza di fronte a chi ostacolava o non voleva capire i diritti indefettibili dei cittadini con autonomia limitata, diversa dalla norma, ma persone desideranti, con gradazioni e scale diverse come quelle dei cosiddetti normali. Salutiamo Mara per come ha testimoniato e vissuto, per come non abbia mai imprecato contro il cielo, ma abbia chiesto aiuto al ielo specie nei momenti più aspri. Ciao Mara".

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