
Bilancio di previsione con poche sorprese, quello approvato dal Consiglio Comunale di Castelfiorentino.
Siamo in presenza di un documento di “mera” sopravvivenza, che lascia l’amaro in bocca e molta tristezza, soprattutto pensando ai giovani ed al loro futuro.
Di tutto si parla, fuorché di nuove opportunità di lavoro, la priorità per Castelfiorentino.
I numeri, del resto, parlano chiaro. Non puo’ essere sufficiente il 2,5% di tasse in meno, tutto da verificare, sbandierato dal primo cittadino.
Quali, le reali iniziative poste in essere per creare i presupposti di nuova occupazione?
Quali, le sinergie poste in essere con l’Agenzia dello Sviluppo?
Trovo difficoltà a trovarne qualcuna e se non le si creano, senza una via di comunicazione, chi tornerà ad investire dalle nostre parti?
Troppo poco, anche se apprezzabile, la definizione del progetto della Strada dei Mestieri.
Rimangono dei veri e propri “punti interrogativi” la questione dell’area Ex Montecatini , per la quale non abbiamo idea cosa l’Amministrazione Falorni abbia in mente di fare, la data dell’apertura del panificio di San Matteo, mentre l’unica certezza è che la nuova 429 non arriverà a Castelfiorentino entro il dicembre di quest’anno, come promesso al tempo del commissariamento, nel giugno 2014.
Falorni, forse impressionato dai numeri dell’investimento, si aspetta molto dal progetto geotermia; certamente, se la cosa dovesse andare avanti ( anche qui staremo a vedere), non porterà un granché in termini di nuovi posto di lavoro. Questo è poco, ma sicuro.
Come conciliare questa situazione, col 15% di popolazione extracomunitaria residente; integrare, prima di tutto, significa lavorare, dare opportunità a chi arriva. Noi, cosa offriamo, con questi presupposti?
Passando, al programma delle opere pubbliche, positivo privilegiare gli interventi sulle strade, sulla pubblica illuminazione, sulle scuole, sulla sicurezza e l’accordo di programma per Madonna della Tosse.
Discutibile l’intervento sul sussidiario; nel 2010 si spesero decine di migliaia di euro per sistemarlo, adesso ci torniamo sopra. La mia idea di farne un campo con manto in erba sintetica, magari provando ad usufruire di finanziamenti a fondo perduto del ministero dello sport, venne scartata a priori; addirittura, si parlo’ di rischi per la salute.
Pur estraneo ai conti del Comune, il Sindaco ci ha informato ( ed appreziamo) sul progetto di recupero parziale dell’Ospedale; in considerazione di cio’ che sta accadendo in queste settimane, Falorni deve pretendere di più dalla Regione, facendo di tutto per la riapertura di un pronto soccorso.
Il flop della nuova organizzazione sanitaria a livello locale, è sotto gli occhi di tutti.
Mi sento di sostenere, alla luce della mia oltre che decennale esperienza in Consiglio Comunale che - una decisa inversione di tendenza- si potrà avere solamente con il recupero di una posizione centrale all’interno delle scelte politiche della città Metropolitana e della Regione.
Sino ad oggi, almeno dal 2004 in poi, quello che è stato deciso a Firenze lo abbiamo subito passivamente; la vicenda del Santa Verdiana è una delle più significative.
Continuare ad aggrapparsi alle “speranze” inizia ad essere pura utopia, oltreché assai pericoloso.
“INSIEME PER CAMBIARE”
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