Cavalcata dei Re Magi a Fucecchio: il programma della giornata

Per la festa dell’Epifania da diversi anni a Fucecchio si tiene con il patrocinio dell’amministrazione comunale la tradizionale Cavalcata dei Re Magi, promossa dai Missionari Identes e dalle locali parrocchie. Il Sacro Corteo di personaggi in costume parte da Ponte a Cappiano, percorrendo un tratto dell’antica Via Francigena, fino ad arrivare alla Parrocchia di S. Maria delle Vedute a Fucecchio, dove si uniscono gruppi di fedeli che raggiungono la Collegiata dove alle ore 18 verrà celebrata la S. Messa solenne, presieduta da Sua Ecc. Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato.

Con questa cavalcata oltre agli aspetti sociali e culturali, si intende recuperare una festività religiosa messa nell’ombra dal consumismo di cui sono rivestite tutte le Feste Natalizie:  celebrando la festività liturgica dell’Epifania o commemorando i venerabili Re Magi si vuole risvegliare nella popolazione la bellezza di un evento unico nella storia dell’umanità: un Dio che si fa uomo e rivela al mondo intero, senza nessuna eccezione, il suo amore. Come i Re Magi, tutti abbiamo una nostra stella, la grazia attuale, un punto di luce o ispirazione che ci prepara per la grazia santificante e per crescere in essa senza fermarsi. La narrazione evangelica dei Re Magi è affascinante: questi scoprirono, nelle notti chiare d’Oriente, una stella; questa è un’ispirazione che tocca il loro cuore e li fa mettere in cammino. Una stella nella notte simboleggia una domanda alla parte più profonda del nostro spirito: la stella, come ogni arcano dell’essere umano, è dinamica, non si ferma, se si nasconde ritorna ad apparire con più forza. Sarà questo il desiderio di pace e felicità che ci trasmettiamo gli uni agli altri? Non sarà che questa pace e questa felicità, che il mondo non può dare, deve iniziare in noi stessi? Cristo la dà a coloro che sono disposti a riceverla: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi» (Gv 14,27), e, allo stesso tempo, ci esorta imperativamente: «Siate in pace gli uni con gli altri» (Mc 9,50).

Oggi la pace sembra cosa impossibile, però l’orazione, l’eucarestia e la «vivenza» del Vangelo possono renderla praticabile. Dobbiamo parlare del mondo della grazia, più che della efficacia; del mondo della fede, più che della ragione; del mondo della speranza più che dell’ottimismo. È con questo spirito che diamo a tutti quanti appuntamento il 6 di gennaio affinché possiamo rivivere ciò che successe più di 2000 anni fa e portare anche noi, come i Re Magi, il nostro dono a Gesù Bambino.

Fonte: Ufficio Stampa

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