
Erano in 6mila a Firenze nel 2011 per il concerto di George Michael, oggi sono in milioni a ricordare una delle voci più note nel pop degli anni '80 e '90, dopo l'annuncio della morte avvenuto nella notte tra Natale e Santo Stefano 2016.
Il cantante inglese aveva già fatto tappa in Italia con il Faith Tour, primo da solista dopo lo scioglimento degli Wham. Il Symphonica tour del 2011 fece tappa in tre città d'arte, Firenze, Napoli e Verona, scegliendo come location toscana piazza Santa Croce. Fu uno degli ultimi in quell'area: il tribunale proibì poco dopo l'uso per eventi 'rumorosi'. Era il 10 settembre e ad accompagnarlo non più i synth che lo hanno reso noto da Last Christmas e Faith, ma l'intera Czech National Symphony Orchestra assieme a un sestetto jazz e a quattro coristi.
Era una serata dedicata alle cover e a un talento da poco scomparso, Amy Winehouse. Come lei, anche George Michael ha avuto trascorsi difficili segnati dalle droghe e dagli arresti. La sua immagine pubblica ne ha molto risentito, ma l'ultimo stop avvenne proprio in seguito alla salute precaria. Sempre nel 2011 dovette interrompere il tour, era il 21 novembre, per una grave forma di polmonite. Cinque anni più tardi sarà il cuore a tradirlo, ponendo fine alla sua vita d'artista nella notte di Natale.
Il rapporto con i fan non finirà con la sua morte: in moltissimi hanno omaggiato l'artista, popolarissimo anche in Italia.
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