
"Nel Consiglio Comunale di stamani la questione del liceo è di nuovo stato argomento di discussione. Di seguito alcune riflessioni che ho detto anche all' assemblea comunale del PD di lunedì scorso.
La questione del presente e del futuro delle scuole medie superiori di San Miniato è questione troppo importante e controversa perché la si possa decidere in modi che non siano pienamente trasparenti davanti alle istituzioni, alle forze politiche, alla cittadinanza.
Prima di tutto perché, oltre alla dimensione del Comune di San Miniato sono coinvolte altre tre dimensioni: quella della provincia di Pisa, che recupera, sulla base del risultato del referendum, una sua soggettività di ente programmatore delle strutture di scuola media superiore sul territorio; quella dei Comuni del Valdarno Inferiore, perché è fondamentalmente da queste decisioni che dipende la possibilità che il Comprensorio abbia una dotazione di scuole pubbliche adeguata alla sua dimensione urbana e alle problematiche del suo sviluppo e non accentui invece i caratteri di una zona di forte pendolarismo scolastico verso aree esterne; quella della città di San Miniato e della sua prospettiva di centro storico non musealizzato ma sede di attività formative, culturali e direzionali.
Quindi, pur condividendo l'esigenza di fare in fretta, come è indispensabile per mantenere l'attrattività sull'utenza del Liceo Scientifico Marconi (cosa che deve essere, per tutti, un'assoluta priorità), penso che nessun passaggio istituzionale debba essere saltato, e in particolare che:
1) visto che al momento le uniche scelte supportate da documenti ufficiali sono quelle che prevedono come area per l'insediamento della sede definitiva del nuovo liceo scientifico piazza Lanfranco Benvenuti, lungo l'asse di Via Catena (area indicata nell'accordo tra i sindaci del 2014, nel programma elettorale del Sindaco Gabbanini e ancora confermata nel nel Documento Unico di Programmazione di questo anno), è certamente possibile prendere atto di situazioni nuove, determinate dalla positiva espansione del "Cattaneo", dall'insorgere di un'emergenza assolutamente imprevista nell'edifico sede provvisoria del liceo scientifico a San Donato, dall'emergere di posizioni di minore consenso rispetto al modello dei “poli scolastici”. E tra l'altro vorrei ricordare di essere stata, a suo tempo, una delle voci meno entusiaste di quella scelta di localizzazione. Ma certo non si può cambiare questo orientamento senza rendere conto delle ragioni tecniche, urbanistiche e politiche che lo suggeriscono in una Conferenza di metà mandato e in atti pubblici che coinvolgano la Provincia di Pisa, i Comuni del Comprensorio e il Consiglio Comunale di San Miniato, in modo da consentire un dibattito politico e culturale pienamente trasparente;
2) le scelte di nuova utilizzazione dell'area del vecchio Liceo "Marconi" per risolvere i problemi derivanti dall'espansione del "Cattaneo" e da esigenze complessive della città, devono anch'esse essere oggetto di una discussione politica e di deliberazioni trasprenti della Provincia e del Consiglio Comunale di San Miniato;
3) le scelte di nuova localizzazione del polo liceale dovranno essere compiute anch'esse in modo trasparente, col coinvolgimento pieno della dimensione comprensoriale, e avviando in tempi rapidi la predisposizione degli strumenti tecnici necessari per accedere ai finanziamenti statali e regionali, senza troppo affidarsi alle relazioni politiche individuali dei nostri amministratori e a promesse elettoralistiche, tanto più in una fase di scarsezza di risorse e di grande instabilità politica".
Così ha commentato l'ex assessore ai lavori pubblici di San Miniato, e attuale segretario Pd La Serra, Manola Guazzini, dopo il consiglio comunale che si è tenuto quest'oggi, giovedì 22 dicembre.
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