Nuovo furto alle slot di un bar, il sindaco Falorni: "Più forze dell'ordine e pene certe"

Alessio Falorni (foto gonews.it)

Salgono a 3 i furti nel bar tabacchi di via Duca d'Aosta a Castlfiorentino nell'arco del 2016. Si ripete così il copione del danneggiamento dei locali, della cassa svuotata e delle slot machine derubate. I soliti ignoti sono riusciti a scappare prima dell'arrivo dei vigilantes e si teme che non vi possano essere prove per poter individuare, a fatti avvenuti, i responsabili. Pare infatti che la videosorveglianza non sia attiva in quel tratto di strada.

Il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni ha pubblicato un lungo post su Facebook, allarmandosi per la crescente ondata di criminalità delle ultime due settimane nel territorio dell'Empolese Valdelsa. L'input necessario, secondo Falorni, è quello di far arrivare in Parlamento il messaggio che la microcriminalità va combattuta con una presenza delle forze dell'ordine rafforzata nel numero e con pene certe per i criminali. Ecco il testo completo del post pubblicato:

"Mi preoccupa questa nuova ondata di furti che ha colpito nelle ultime due settimane l'Empolese-Valdelsa e le zone circostanti. Ogni giorno sulle cronache leggiamo i bollettini risultanti, con famiglie, imprese e istituzioni colpite. Ovviamente, Castelfiorentino non è risultata immune, con qualche casa visitata nella notte e una attività commerciale, già vittima in passato, che ha subito nuovi danneggiamenti. Altrove, va pure peggio.

La Prefettura e le Forze dell'Ordine sono ovviamente a conoscenza, e assicurano la massima collaborazione ed operosità. Tuttavia, per quanto impegno si possa porre sulla materia, e per quanti strumenti anche le Amministrazioni Comunali tentino di implementare (ormai quasi tutte hanno dato corso a progetti di impianti di videosorveglianza monitorati dalle Polizie Municipali), la percezione chiara dei cittadini e degli operatori è che sia il quadro normativo che è fortemente carente.
Già una volta mi son trovato a esprimere il mio parere in merito sulla stampa, e continuo a essere della stessa opinione. La situazione non cambia: mancano "stivali" (cioè, personale: gli organici delle Forze dell'Ordine hanno avuto le stesse drastiche riduzioni di quelli dei Comuni, negli ultimi anni) e soprattutto certezza della pena, nonché procedure legali consone a disposizione di chi interviene.
Troppe volte chi viene beccato, esce dopo poco tempo, a volte anche subito. La normativa è insopportabilmente tutelante chi delinque, e poco (rispetto a quanto sarebbe giusto) chi subisce. Una situazione di ingiustizia che i cittadini non accettano più, semplicemente.

Cerchiamo di fare quanto possibile per far arrivare questo messaggio a chi le leggi le scrive, nel luogo che è deputato a produrle, ovvero il Parlamento. Per me il ritardo accumulato è sempre eccessivo, ma non è mai troppo tardi per mettere in campo una risposta quanto meno più adeguata a questo problema".

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