Il Dramma popolare ha riconquistato strade e piazze: in un libro l'esperienza di Marzio Gabbanini

Una scena di 'Finis Terrae', dramma popolare 2014 a San Miniato

Un tratto della lunga storia del Dramma Popolare. Un tratto fatto di cinque anni d'impegno, di passione, di lavoro per riscoprire e rilanciare la mission del Teatro del Cielo di San Miniato, quel teatro che disse di voler andare nelle strade, nella piazze e nelle chiese per parlare al cuore degli uomini. Marzio Gabbanini, medico primario, cittadino che fin dal giovanissimo si è impegnato nelle istituzioni (assessore negli anni '80, poi presidente della Casa di Riposo, consigliere della Fondazione Crsm) nei suoi anni - cinque appunto e sempre in carica - alla guida del Dramma Popolare tutto questo l'ha fatto davvero: ha fatto vivere l'esperienza della drammaturgia dello spirito tutto l'anno, coinvolgendo il pubblico in molteplici esperienze di alto profilo per il livello degli eventi e dei protagonisti (basti ricordare Giancarlo Giannini o Michele Placido), ma soprattutto l'ha portata davvero nelle strade  e nelle piazza. L'ha portata perfino nella fabbriche: poche settimane fa l'attore Alessandro Benvenuti si è esibito in Cuoiodepur, impianto di depurazione a servizio delle cento concerie di Ponte a Egola. Tutto questo è riunito in un libro che è parte della più grande avventura del Dramma che ha compiuto 70 anni. Il volume, che sarà presentato il 17 dicembre alle 17,30 a Palazzo Grifoni, sede della Fondazione Crsm, s'intitola "Nei settant'anni del Dramma Popolare un tratto della sua lunga storia". L'opera sarà introdotta  e illustrata dal vescovo di San Miniato monsignor Andrea Migliavacca. Seguirà e concluderà l'intervento dell'autore Marzio Gabbanini.

Fonte: FONDAZIONE ISTITUTO DRAMMA POPOLARE

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