
La soddisfazione dei produttori aretini per la vittoria Coldiretti: ridotto del 50% il tempo perso per le scartoffie
“E’ il risultato di una lunga mobilitazione Coldiretti per liberare le energie del settore più dinamico del Made in Italy: con l’approvazione definitiva del Testo Unico sul vino si taglia del 50% il tempo dedicato alla burocrazia, con 100 giornate di lavoro che oggi ogni impresa vitivinicola è costretta ad effettuare per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore”. Ad affermarlo è Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, in occasione del via libera definitivo del Parlamento al Testo Unico, la legge sulla semplificazioni del settore, a distanza di oltre due anni dall’avvio dei lavori parlamentari.
Il testo unico tra l’altro “porterà - insiste Marcelli - alla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica, con un contenimento dei costi, ma anche semplificazioni sulla normativa accise da lungo tempo attese e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero e a sostegno delle nostre esportazioni”.
Quindi burocrazia molto più leggera anche per il vigneto aretino e riduzione drastica delle “scartoffie”: l’arrivo del testo unico sul vino taglierà, infatti, del 50% il tempo dedicato alla burocrazia che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore.
“E’ questa una delle notizie più attese dagli agricoltori aretini, per un settore in grande crescita anche nei nostri territori” spiega a sua volta il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi. “Da tempo Coldiretti stava conducendo una vertenza per lo snellimento delle procedure, in particolare per la vitivinicoltura e questo testo – spiega ancora Rossi - è ampiamente condiviso e raccoglie proposte che consentono di ridurre gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli. Un provvedimento molto importante quindi anche per le imprese del nostro territorio, impegnate da tempo in un progressivo rilancio della vitivinicoltura aretina”.
Dai dati resi noti da Coldiretti la Toscana del vino è la sesta regione per produzione, con oltre il 90% della produzione a denominazione di origine, ed ha esportato, nel 2015, 900 milioni di euro di vino all’estero, in pratica una bottiglia su cinque italiana bevuta oltre confine, e ha prodotto circa 300milioni di bottiglie.
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