
Lo comunica la Segreteria Provinciale della Uilpa Polizia Penitenziaria, che fornisce alcuni dettagli su quanto accaduto
“Ancora una volta , il tempestivo ed efficace intervento della Polizia Penitenziaria ha impedito che la già lunga scia di morte per suicidio in cella potesse allungarsi. Intorno alle 00.15 del 23 Novembre 2016, nel carcere di Pisa “Don Bosco” un detenuto italiano è stato salvato in extremis dal soffocamento per impiccagione” da un agente della polizia penitenziaria. Lo comunica la Segreteria Provinciale della Uilpa Polizia Penitenziaria, che fornisce alcuni dettagli su quanto accaduto.
“Il detenuto italiano incensurato e cinquantenne, ha tentato di impiccarsi con una corda ricavata dalle lenzuola legate alle sbarre della finestra della camera detentiva. Il gesto inconsulto è forse dovuto alla notizia del sopraggiunto provvedimento di condanna definitiva a 4 anni. L’uomo, in evidente stato confusionale è stato salvato mentre erano già evidenti i primi segni del soffocamento dall’unico Agente di Polizia Penitenziaria in servizio di ronda al reparto cd ”Penale” che consta di circa 80 detenuti disposti su 4 piani diversi.”
“La Polizia Penitenziaria continua ancora una volta a salvare vite umane e questo solo grazie all’impegno, alla dedizione, alla professionalità dei baschi blu.
L’Istituto Pisano versa in evidente stato di degrado sia strutturale che sanitario e dove il sovraffollamento dei detenuti e la cronica carenza di personale di polizia penitenziaria sono ancora una volta le maggiori criticità che da sempre denunciamo del sistema penitenziario.
Fonte: Uilpa - Polizia penitenziaria
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