La locandina che fa discutere: parole scurrili contro la violenza sulle donne

"Fatto increscioso e gravissimo. Nella bacheca della biblioteca comunale di Castelfranco di Sotto è stata esposta una locandina, munita del logo “NO alla violenza sulle donne” che proviene – come mi sono ben documentata – da quello vincitore del concorso del 2011 bandito dalle Nazioni Unite, caratterizzata da un’immagine non soltanto offensiva ma negletta nei confronti della nostra società. Infatti, la locandina in questione mostra - come se fosse un disegno fatto da un bambino - una famiglia con il bambino al centro (descritto con Io), il padre a sinistra e la madre a destra, denominata con parole irripetibili.

Lo stato non è nuovo a campagne di dubbio gusto ma mai era sceso nel ridicolo e nell’offensivo come in questo caso. Non voglio tirare in ballo l’assoluta mancanza di fantasia e professionalità di questi grandi ideatori di slogan, quanto la brutalità gratuita della locandina che colpisce e offende proprio quelle donne contro cui non dovrebbe essere praticata la violenza. In questo caso, non solo non hanno capito che la violenza non è quella fisica, ma è soprattutto quella verbale e che il messaggio è veicolato in modo del tutto sbagliato e irresponsabile.

Proprio a riprova che il messaggio sia irresponsabile è il fatto che, proprio qui a Castelfranco di Sotto, la locandina è stata denunciata da una bambina che è rimasta così scioccata dall’immagine e dalla scritta da riferirla alla mamma. Se fosse stata una locandina che colpiva nel segno veicolando un bel messaggio, una bimba così piccola ne sarebbe stata colpita in maniera positiva. Ma questo non è stato, anzi. Una donna adulta rimane del tutto basita davanti a tale squallore e non può che pensare che lo Stato, ideatore di simile nefandezza, non sappia veramente più che pesci prendere per destare scalpore tra i suoi cittadini.

Detto questo, mi domando soltanto se chi ha attaccato la locandina nella nostra biblioteca non se lo sia semplicemente chiesto. Mi domando se il sindaco e l’assessore alla cultura ne fossero a conoscenza permettendone così l’affissione. Credo che molto spesso, in uno Stato che non ci rappresenta più e soprattutto in una piccola cittadina come la nostra fatta di gente semplice e ancora piena di valori, ci si debba interrogare sulla liceità o quanto meno sul gusto delle cose.

In ogni caso, chiedo con veemenza che la locandina venga rimossa al più presto sia dalla biblioteca comunale sia da qualsiasi altro luogo pubblico del nostro comune".

Aurora Rossi – consigliere comunale –

Aurora Rossi, consigliere comunale di Castelfranco di Sotto

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