Sempre più mediazioni alla Camera di Commercio. Bassilichi: "A fine novembre la riforma"

Da sinistra Marilena Rizzo (presidente del Tribunale di Firenze), Leonardo Bassilichi (presidente Camera di Commercio di Firenze), Laura Benedetto (segretario generale Camera di Commercio di Firenze) e Giuseppe Tripoli (segretario generale Unioncamere).

Sono sempre più numerose e veloci le mediazioni al Servizio di conciliazione della Camera di Commercio di Firenze: dall’inizio dell’anno sono 345 le domande presentate, contro le 317 nello stesso periodo dell’anno scorso e il tempo medio di risoluzione è sceso da 124 a 119 giorni. I dati sono emersi questa mattina durante il convegno al Palacongressi per la XIII settimana della conciliazione, al quale hanno partecipato, fra gli altri, il segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli, la presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo, il presidente e il segretario generale della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi e Laura Benedetto.

«Iniziare una mediazione in Camera di Commercio di Firenze è semplice, conveniente e rapido - ha detto Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze -. La domanda si può presentare online, la tariffa parte da meno di 50 euro e la conclusione è nettamente più veloce rispetto all’iter della giustizia ordinaria. Di fatto, questi strumenti sono formidabili per tutelare le imprese e il mercato».

L’accordo che scaturisce fra le parti è titolo esecutivo, quindi consente di tutelare i propri diritti evitando qualunque tipo di procedura giudiziaria. Vantaggi fiscali si applicano a cittadini e imprese che si avvalgono della mediazione. Quest’ultima, grazie al lavoro di FIMC (Florence International Mediation Chamber), può essere utilizzata anche sul piano globale: a poco più di un anno dalla sua attivazione, la mediazione internazionale ha consentito di risolvere controversie per un importo complessivo superiore a 100 milioni di euro.

A Firenze si può utilizzare anche la prima Camera arbitrale italiana congiunta tra più istituti pubblici come la Camera di Commercio e gli ordini professionali del settore giuridico-economico. Negli ultimi cinque anni sono stati gestiti 61 arbitrati, dal valore medio di 80mila euro. I tempi di risoluzione vanno dai 180 ai 365 giorni e le procedure riguardano soprattutto i settori delle controversie societarie, i contratti immobiliari, gli appalti e il commercio di beni e servizi, con imprese di tutta Italia.

Infine, Firenze si è distinta per la nascita di OCC, Organismo per la composizione della crisi da sovraindebitamento, attraverso il quale i soggetti privati e le piccole imprese che non sono assoggettabili alle procedure concorsuali, possono chiudere situazioni di indebitamento anche grave in tempi rapidi e con costi contenuti. Agevolare la risoluzione di crisi in soggetti tecnicamente «non fallibili» come start up, associazioni, piccoli imprenditori, coltivatori diretti e artigiani, costituisce uno strumento dall’importante funzione sociale.

Bassilichi; "A fine novembre la riforma delle Camere di Commercio"

"La riforma delle Camere di commercio si chiuderà a fine novembre, e siamo molto impegnati sul fronte di Roma". Lo ha detto Leonardo Bassilichi, vicepresidente nazionale di Unioncamere e presidente della Camera di commercio di Firenze, introducendo un convegno a cui partecipa anche Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere. "Con Tripoli - ha affermato - siamo impegnati per una riforma delle Camere che le renda più efficaci rispetto alle esigenze delle imprese".

Bassilichi ha pronunciato un intervento di saluto a un convegno sul tema della mediazione: "Diteci cosa serve - ha detto, rivolto ai professionisti presenti in platea - per fare in modo che la Camera di commercio possa funzionare meglio; oltre questo, ditemi cosa può fare la Camera per le imprese, e quindi per voi: per i prossimi vent'anni quello che non si fa ora, con la riforma, non si fa più". Secondo il presidente della Cciaa di Firenze, la Camera di commercio "è un oggetto noto a tutti come dispersore di qualunque tipo di energia, è visto come un blocco nero che non si sa cosa faccia, o un bancomat per pochi; ma poi si scava, e vedi che dentro la Camera ci sono tanti servizi, con cui voi tutti vi confrontate. Io ho l'ambizione di levare tutti i soldi che diamo a destra e sinistra per le iniziative che non portano niente, ma aumentare questi servizi in modo che le imprese ne possano beneficiare tutti i giorni".

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