Terremoto oltre i 6 gradi di magnitudo in Centro Italia: avvertito anche in Toscana

La cattedrale crollata a Norcia, 30 ottobre 2016 (foto da Twitter)

Non risultano danni a cose e persone nel territorio fiorentino


 

La forte scossa di terremoto di stamani è stata avvertita anche a Firenze, in particolare ai piani alti delle case. A differenza di quelle precedenti dei giorni scorsi la scossa di stamani ha creato apprensione soprattutto per la sua durata.

Avvertita anche in Trentino la forte scossa di terremoto registrata tra Perugia e Macerata prima delle 8. Nel basso Trentino e nel capoluogo sono stati in molti a sentirla, soprattutto ai piani alti delle abitazioni.

L'Istituto nazionale di geofisica ha ricalcolato la magnitudo della scossa delle 7.40 che sale a 6.5.o Lo sciame sismico seguito alla scossa delle 7.40 vede altre sei scosse, quattro di magnitudo superiore a 4 (una di 4.6) le altre due di 3.9 e di 3.5. Lo segnala il sito dell'Ingv.

Da verifiche effettuate l'epicentro risulta essere nella zona di Norcia, a una profondità di 10 km, e la magnitudo sarebbe di 6.1.

Al momento ci sarebbero alcune persone ferite, ma nessuna vittima.

SCOSSA AVVERTITA ANCHE IN AUSTRIA

Il terremoto è stato nettamente avvertito in vaste zone dell'Austria. L'istituto geofisico di Vienna (Zamg) ha ricevuto numerose segnalazioni dalla Carinzia, dalla Stiria e dal Salisburghese. Ai piani alti dei condomini si muovevano i lampadari, alcune persone sono state addirittura svegliata dalla scossa, scrive l'agenzia Apa.

SCOSSA DI OGGI PIU' FORTE DEL FRIULI E DELL'AQUILA

Il terremoto di oggi del 6.5 con epicentro vicino a Norcia, in Umbria, è il più violento degli ultimi decenni in Italia. Quello del Friuli del 1976 fu di magnitudo 6.4 della scala Richter. La scossa principale dell'Aquila del 2009 fu del 5.8, quello di Umbria e Marche del 1997 del 6.1. Anche quello del Belice, del 1968, fu del 6.1. Solo in Irpinia, nel 1980, la magnitudo fu del 6.5 della scala Richter, pari a quella odierna, e causò 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti.

SOSPESA LA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA SU 5 LINEE
Dopo la scossa di magnitudo 6.5 di oggi nel Centro Italia la circolazione ferroviaria è stata sospesa, in attesa di verifiche da parte dei tecnici Rfi, lungo le seguenti linee: Foligno-Terontola, Orte-Falconara, Ascoli-Porto d'Ascoli, Terni-Sulmona, Pescara-Sulmona. Lungo la linea Roma-Firenze il traffico è rallentato fino a 30 minuti per un guasto. Altri treni, fa sapere il Gruppo Ferrovie dello Stato, percorrono la linea da Orte a Orvieto.

 

LA NOTA STAMPA DI ENEL

Enel comunica di aver completato le manovre di telecontrollo per ridurre il numero di utenze disalimentate nei comuni colpiti dal sisma di questa mattina. Un centinaio i tecnici al lavoro sul territorio, dove sono già disponibili circa 50 gruppi elettrogeni e 10 torri.
Nonostante i notevoli problemi di viabilità, che in alcune situazioni rallentano le operazioni, è stato ridotto drasticamente il numero delle utenze disalimentate che ora sono concentrate come segue:

• Umbria: circa 2.000 utenze disalimentate concentrate a Norcia (1.370), Cascia (270) e Spoleto (200). Tempo di ripristino previsto: 12 ore.
• Marche: circa 700 utenze disalimentate (Camerino: 170, Fiastra: 360). Tempo di ripristino previsto: 6 ore.

Sono inoltre state nuovamente colpite le zone interessate dal sisma del 24 agosto (Arquata del Tronto, Amatrice ed Accumoli) per le quali si procederà con rialimentazioni selettive delle utenze rimaste (campi tenda, centri di coordinamento) in accordo con la Protezione Civile. Non desta alcuna preoccupazione la situazione delle dighe Enel, che insistono nelle zone colpite, che sono sotto costante monitoraggio da parte dell'azienda.
I tecnici del gruppo energetico stanno lavorando, come di consueto, in sinergia con la Protezione civile e i sindaci.

SCOSSE PIU' FORTI ANCHE DOPO L'IRPINIA
Non si può escludere che scosse più forti della principale possano essere avvenute anche dopo il terremoto del 1980 in Irpinia, ma questo si può solo dedurre da misure fatte a posteriori perchè i sismografi attivi allora erano appena tre, contro le centinaia della rete sismica nazionale gestita dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanaologia (Ingv), ai quali si aggiungono almeno 30 stazioni mobili installate dopo i terremoti del 24 agosto e del 26 ottobre. Dopo la prima scossa del terremoto in Irpinia, di magnitudo Richter 6,5, "sono avvenuti probabilmente più fenomeni a distanza di poche decina di secondi l'uno dall'altro, ma solo adesso, sulla base di studi scientifici fatti a posteriori, sappiamo che erano state scosse separate. Questo perchè allora non c'erano gli strumenti complessi che abbiamo oggi".

I TERREMOTI PIU' FORTI DAL 1980 SONO SULL'APPENNINO
A partire dal terremoto dell'Irpinia del 1980 i terremoti più forti avvengono in Italia nella zona dell'Appennino centrale: "nel recente passato nella storia sismica dell'Italia è stato pesantemente coinvolto l'Appennino Centrale, che da quasi 40 anni sta dando luogo ai fenomeni maggiori registrati nel nostro Paese", ha detto il sismologo Antonio Piersanti, dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Il terremoto di magnitudo 6,5 avvenuto alle 7,40 vicino Norcia è stato il più forte registrato in Italia a partire dal sisma dell'Irpinia, la cui magnitudo Richter era stata inizialmente calcolata in 6,5 ma che, secondo calcoli successivi basati su una durata più ampia del sismogramma, ha avuto una magnitudo momento pari a 6,9. Che l'attività sismica italiana degli ultimi decenni sia concentrata nell'Appennino centrale lo testimoniano terremoti importanti, come quelli avvenuti a Colfiorito nel 1997, a a San Giuliano di Puglia nel 2002, a L'Aquila 2009. "I terremoti - ha osservato Piersanti - sono un' espressione del nostro territorio: sappiamo che tutta l'Italia è vulnerabile e a rischio, ma negli ultimi anni le zone a più alta pericolosità sismica del nostro territorio sono l'Appenino Centrale insieme a quello Centro meridionale, Arco calabro e Sicilia orientale. Questo non significa affatto che il resto del territorio non sia a rischio: non ci si può fidare dei terremoti".

ANCI, SERVONO RISORSE ADEGUATE PER RICOSTRUIRE
"Servono risorse adeguate alla gravità dell'emergenza. Ma soprattutto è necessario, da subito, poter lavorare in un clima di concordia politica. Ce lo chiedono le comunità, i sindaci e gli amministratori del Centro Italia colpiti, stamattina ancora più duramente, dal terremoto". Così Antonio Decaro, presidente dell'Anci e sindaco di Bari. "Dopo la fase dei soccorsi alle persone e della messa in sicurezza degli edifici, che si presentano difficili per l'allargarsi dell'area interessata, si dovrà pensare alla ricostruzione dei Comuni colpiti, com'erano e dov'erano prima del terremoto. Da subito occorrono fondi per ricostruire e consolidare il cuore della vita delle comunità cioè scuole ed edifici pubblici. Serve condivisione di percorsi e obiettivi. L' Anci e i sindaci, come accaduto sin dal 24 agosto, sono in prima linea - conclude Decaro - solidali e senza distinzioni geografiche o politiche. Ci sono in ballo la vita e il destino di un pezzo importante del nostro Paese".

SI ATTIVA IL MOVIMENTO DELLE MISERICORDIE

Il movimento delle Misericordie non si ferma e si fa trovare pronto anche per questa ennesima emergenza. Dopo la nuova fortissima scossa di questa mattina è stata subito riaperta la Centrale Operativa della Confederazione Nazionale da dove si è gestita la distribuzione dei volontari.
Attualmente le squadre delle Misericordie dell’Umbria sono già presenti a Norcia (Misericordie di Collazzone, Assisi e Magione) e ad Ussita stanno operando le squadre delle Misericordie delle Marche.

Sono anche stati istituiti dal Dipartimento di Protezione Civile 2 punti di ritrovo per i volontari: Porto Sant’Elpidio ed Ancona. In particolare a Porto Sant’Elpidio sono disponibili 15 Confratelli delle Misericordie di Abruzzo e Molise (Scafa, Pescara, Alanno, Termoli). Ad Ancona i Confratelli attualmente presenti sono 30 provenienti da Abruzzo e Lazio (ancora Alanno, Ariccia, Vitorchiano, Villa Adriana).
Altre squadre sono allertate in attesa di conoscere la loro destinazione.

Terremoto in centro Italia ancora attivo il conto corrente per la raccolta fondi a favore dalle popolazioni colpite

ATTIVO IL CONTO CORRENTE DELLA MISERICORDIA PER LA RACCOLTA FONDI

Questo il conto sul quale versare le proprie donazioni:
IBAN IT96K 03359 01600
100000072296
intestato a Confederazione Nazionale Misericordie causale "TERREMOTO CENTRO ITALIA".
Per raccolte e donazioni importanti è anche possibile “orientare” il proprio contributo a sostegno di progetti specifici, in tal caso è possibile contattare direttamente la Confederazione.
Ricordiamo
che i volontari delle Misericordie Italiane sono impegnati sui territori colpiti nuovamente dal sisma a sostegno delle popolazioni.

Per maggiori
informazioni: http://www.misericordie.it/terremoto-aperto-il-conto-corrente-aiutare-le-popolazioni-colpite

LA TERRA NON SMETTE DI TREMARE

Dopo la forte scossa di questa mattina alle ore 7.40 i sismografi dell'Invg avrebbero registrato centinaia di altre scosse, di magnitudo comprese tra 2-4. Tre di queste, in particolare, hanno superato la magnitudo 4. L'epicentro è nella stessa area compresa tra Macerata, Rieti e Perugia.


IN TOSCANA

La scossa è stata avvertita anche nell'Empolese Valdelsa, soprattutto a Castelfiorentino dove il terremoto della settimana scorsa è ancora ben impresso nella mente dei castellani. Nell'Empolese Valdelsa sono giunte alcune chiamate ai vigili del fuoco che hanno effettuato alcune verifiche.

Scossa avvertita anche per i residenti dell'Aretino, del Fiorentino e della zona del cuoio.

NESSUN DANNO IN TOSCANA
Non si registrano danni in Toscana dovuti alla scossa di terremoto di magnitudo 6.5 che questa mattina. Il sistema di protezione civile della Toscana si è immediatamente attivato per valutare i danni sul territorio regionale ed inviare soccorsi nella aree più colpite. Dalla Direzione di controllo e comando della Protezione civile nazionale è arrivata la richiesta di invio di unità cinofile per la ricerca di persone sotto le macerie. Ad ora sono pronte per partire dalla Toscana tre unità cinofile complete, ciascuna unità è composta da un cane addestrato accompagnato da due assistenti.

TANTA PAURA NELL'ARETINO
Tanta paura e gente in strada a Sansepolcro (Arezzo) dove la scossa di terremoto di stamani con epicentro tra Norcia e Preci è stata avvertita forte e chiara. E' la zona toscana più prossima all'epicentro del sisma. Molte le chiamate ai vigili del fuoco ma non vengono segnalati danni neppure al patrimonio artistico cittadino in particolare alla "Resurrezione" di Piero della Francesca attualmente in restauro. Ad Arezzo il terremoto è stato nettamente avvertito dalla popolazione con centinaia di chiamate ai centralini dei vigili del fuoco ma senza danni. A Montevarchi, dove il terremoto è stato avvertito con intensità, sono in corso verifiche sugli edifici pubblici. In Casentino il coordinatore della protezione civile locale e sindaco di Poppi Carlo Toni ha effettuato verifiche nei vari centri della vallata senza riscontrare danni

MESSA 'A PORTE APERTE' NELLE CHIESE DI SANSEPOLCRO
La Messa di oggi sarà celebrata in tutte le chiese di Sansepolcro (Arezzo), dove la scossa di stamani è stata avvertita in modo molto forte, con le porte aperte per motivi di sicurezza, in modo da garantire il deflusso immediato in caso di emergenza. In particolare questo vale per il Duomo della cittadina toscana, tra le più prossime all'area del'epicentro, il cui portone massiccio si apre verso l'interno della chiesa.

RINVIATA SANSEPOLCRO - RIETI
E' stata rinviata a data da destinarsi, in seguito alla scossa di terremoto di stamani, la partita di calcio del campionato di serie D tra Sansepolcro e Rieti che era in programma allo stadio Buitoni di Sansepolcro alle 14,30 di oggi

VERIFICHE NELLE SCUOLE DI AREZZO
Verifica nelle scuole di Arezzo nella giornata di domani, lunedì 31 ottobre, anche approfittando del 'ponte' di Ognissanti, dopo le scosse di terremoto di oggi. "Abbiamo deciso di effettuare sopralluoghi in tutti i plessi scolastici aretini per verificare che non ci siano problemi anche se, sotto questo profilo, possiamo ritenerci abbastanza tranquilli - ha detto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli - al momento infatti non sono state rilevate criticità". Il giro tra le scuole di Arezzo sarà effettuato da tecnici comunali e della protezione civile. Analoga iniziativa a Sansepolcro (Arezzo), una delle cittadine toscane in cui sono state maggiormente avvertite le scosse e dove tanti, soprattutto turisti, sono scesi in strada per la paura: per ora, ha detto il sindaco Mauro Cornioli, le verifiche nelle scuole hanno dato esito negativo. "Nei giorni scorsi, a causa dei nuovi fenomeni sismici che dal 26 ottobre stanno interessando il Centro Italia, l'amministrazione aveva già disposto una chiusura precauzionale giovedì 27 ottobre per svolgere i controlli relativi all'agibilità degli edifici".

DALLA METROCITTA'
E' stata avvertita alle ore 7.41 una scossa di terremoto piuttosto lunga. Telefonate sono giunte soprattutto da Mugello e Valdarno alla Sala di Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze. La scossa è stata avvertita distintamente anche nel capoluogo.
Da verifiche effettuate dalla Sala di Protezione civile della Metrocittà, al momento non si segnalano danni a cose o persone nel territorio fiorentino.
L'epicentro del terremoto risulta essere nella zona di Norcia, a una profondità di 10 km, e la magnitudo sarebbe di 6.1.

I VIGILI DEL FUOCO DI PISA E FIRENZE IN PARTENZA PER NORCIA

Dopo le scosse di stamani la squadra Usar medium dei vigili del fuoco di Pisa e Firenze è in partenza per Norcia (Perugia). Lo rende noto il comando provinciale pisano precisando che "la squadra composta da 32 unità è specializzata per la ricerca e recupero delle persone sotto le macerie ed è dotata di unità cinofile". La squadra era appena rientrata dalla missione a Camerino e aveva lavorato a Visso effettuando verifiche nel centro storico del paese e nei dintorni alla ricerca di eventuali dispersi sotto le macerie. In quella missione i pompieri toscani hanno anche effettuato verifiche nel centro storico di Visso. Partite dalla Toscana anche colonne mobili di Arezzo e Prato.

IN ALLERTA LA MISERICORDIA DI EMPOLI
È scattata stamani la preallerta dopo il terremoto che stamattina ha di nuovo colpito il centro Italia da parte della Misericordia di Empoli. I mezzi che fanno parte della colonna regionale sono pronti a partire in caso di bisogno.

Sono invece partiti 3 volontari con un furgone carico di beni di prima necessità in supporto alle misericordie del territorio per assistere la popolazione colpita.

ATTIVATO IL GRUPPO CINOFILO DELLA MISERICORDIA DI SANTA CROCE S/ARNO

PAURA PER I GIOCATORI DEL LIVORNO IN RITIRO AD ORTE

SUL POSTO I VOLONTARI DELLA MISERICORDIA DI MONTELUPO FIORENTINO, IL LORO RACCONTO

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