Nuovi Uffizi, riaprono le sale con le opere di Botticelli

I lavori di rinnovamento eseguiti nell’ambito del progetto Nuovi Uffizi vedono oggi l’apertura delle sale 9-15, dedicate al primo Rinascimento, in parte ricavate entro i volumi  che un tempo costituivano il perduto Teatro mediceo, opera di Bernardo Buontalenti. Vi sono ora esposti i dipinti dei Pollaiolo, Hugo van der Goes, Domenico Ghirlandaio,  insieme a un consistente nucleo di opere di Botticelli, incluse le celeberrime Primavera e Nascita di Venere

Il riordino di questa sezione museale si armonizza con le adiacenti sale dei Primitivi e ne continua lo spirito: i capolavori sono esposti con un ritmo largo e spaziato, che permette al visitatore di osservarli con calma e raccoglimento, nelle migliori condizioni. L’illuminazione naturale dall’alto proviene da profonde strombature praticate nel soffitto, sistemate in coincidenza delle residue e intatte capriate del teatro buontalentiano.

Il progetto delle nuove sale Botticelli risponde innanzitutto alla necessità museografica di rendere più confortevole la visita alla collezione botticelliana, esigenza ben illustrata dalle parole del Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt: "La disposizione dei dipinti nelle nuove sale di Botticelli è studiata in ragione dei flussi di persone davanti ai capolavori. L’esperienza del visitatore non solo è incomparabilmente migliorata, ma si offre inoltre una lettura critica delle opere: ciascuna esposta in relazione diretta di stile, o di cronologia, o di soggetto con quelle che si trovano nelle vicinanze. Sulle”nuove”  pareti non solo viene materialmente illustrata la rete di relazioni culturali e stilistiche tra fiamminghi e fiorentini ben nota alla critica, ma si dà giusta enfasi anche alle opere tarde di Botticelli, mentre le “icone” più celebrate - la Primavera e la Nascita di Venere - acquistano la giusta prospettiva nelle grandi sale, comunicanti anche visivamente”

Questa missione di profondo rinnovamento della veste della Galleria è stata perfettamente interpretata anche dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, guidata dal Soprintendente Andrea Pessina, che aggiunge: “Gli ambienti, completamente rinnovati sia nella veste architettonica che impiantistica, vengono restituiti alla fruizione pubblica unitamente ai Corridoi, oggi dotati di un nuovo impianto di illuminazione. Complessivamente, fra la realizzazione di nuovi spazi espositivi e il rinnovo di alcune sale preesistenti, salgono così a circa 7000 metri quadrati le superfici espositive ad oggi interessate dall'intervento di restauro”.

Il restauro è stato sostenuto da una donazione liberale da parte della Fondazione non profit Friends of Florence, che in sole sei settimane di sottoscrizioni ha raccolto, fra i propri generosi soci sostenitori d’oltreoceano, l’intera cifra necessaria all’illuminazione, all’allestimento delle sale, e ai restauri dei dipinti. Con questo atto munifico, ricorda la Presidente della Fondazione Simonetta Brandolini d’Adda, si rinsalda ancora una volta lo storico legame che unisce gli interessi della cultura americana al patrimonio storico artistico fiorentino: “L'intervento alle Sale dedicate al Primo Rinascimento, in cui sono esposti i capolavori di Pollaiolo, Botticelli e Hugo Van der Goes, testimonia il grande interesse da parte della nostra Fondazione nei confronti delle Gallerie degli Uffizi e delle opere che vi sono conservate. Dal restauro delle statue nella Loggia dei Lanzi, passando per la Sala della Niobe, la Tribuna e la scultura di Roberto Barni per il XX della Strage di via dei Georgofili, fino a giungere al Gabinetto Disegni e Stampe e al progetto delle Sale del Primo Rinascimento, Friends of Florence dal 1998 è in prima fila a fianco delle istituzioni e della Direzione delle Gallerie degli Uffizi per la tutela e la conservazione di questi capolavori. Non soltanto Sandro Botticelli ma anche Antonio Pollaiolo, con le loro opere di nuovo visibili nelle rinnovate sale, sono forti nell'immaginario collettivo americano e noi di Friends of Florence abbiamo scelto di dedicare questo progetto al 50esimo Anniversario dell'alluvione del 1966, per omaggiare la città di Firenze, per non dimenticarci e per ricordare al mondo che è davvero importante tutelare e conservare la cultura e consegnarla alle generazioni future perché è da qui che si costruisce il domani della nostra società occidentale.

Fonte: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

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