
Su Mps i tempi per la cessione delle sofferenze "non dipendono da noi. Noi siamo pronti. I tempi dipendono dell'aumento di capitale". Cosi' Alessandro Penati, presidente di Queastio, Sgr (fondo Atlante), in un incontro alla Cattolica di Milano. Al termine della due diigence, dice Penati, "ho trovato che i cash flow sono esattamente in linea con quelli che avevamo stimato. Noi siamo pronti", ribadisce sottolineando: "Non mi aspetto grosse sorprese dalla cartolarizzazione. Soprattutto perché c'è da chiedere le gacs, perché il contratto era soggetto a due diligence". Penati poi afferma: "confermiamo l'investimento, però bisogna fare le gacs e questo lo farà l'arranger: lo scopo è quello di creare un mercato. Se si fa la cartolarizzazione è unicamente per deconsolidare le junior mentre le tranche senior sono fatte per tutti".
"Con il nostro intervento le condizioni di liquidità" di Veneto Banca e Popolare di Vicenza "si sono stabilizzate, anzi stanno già recuperando". Così il presidente di Quaestio Sgr Alessandro Penati replica all'allarme di Moody's secondo cui l'eventuale vittoria del No al referendum del 4 dicembre creerebbe problemi all'aumento di capitale di Mps e alle ricapitalizzazioni che Carige e le banche venete potrebbero essere costrette a lanciare su richiesta della Bce. "Moody's ci ha creato un problema, perché ha detto che tutte le banche che curiamo sono a rischio resolution se passa il No. Ora ci tocca dire che il funding plan al 2017 è a posto" spiega Penati ribadendo che "non c'è preoccupazione" perché "la posizione di liquidità è tranquilla, è il minore dei problemi, anzi non è un problema".
Fonte: Ufficio Stampa
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