
“Il caporalato è una delle vergogne del nostro Paese. Da tempo ormai noi denunciamo che anche in Toscana è presente, e se le forze dell’ordine portano alla luce le illegalità non possiamo che esprimere apprezzamento”: è il commento di Dalida Angelini, segretaria di Cgil Toscana, alla vasta operazione anticaporalato tra le province di Prato, Firenze, Modena e Perugia, condotta da Polizia, Procura di Prato e Guardia di Finanza.
Angelini aggiunge: “Basta con lo sfruttamento dei lavoratori, migranti e non, basta col lavoro nero, basta col profitto senza regole: la politica compia ora l’ultimo passo e si approvi definitivamente la legge contro il caporalato, un provvedimento che noi riteniamo molto importante. Come ha detto Susanna Camusso, se dovessero esserci problemi il Governo farebbe bene a mettere la fiducia su quella legge. La fiducia come strumento è stata già usata troppe volte da questo esecutivo, una volta tanto la usino sui diritti fondamentali delle persone”. Il Ddl approderà alla Camera il prossimo 17 ottobre.
Il commento di Cantini
"Plauso alle forze dell'ordine e alla magistratura che ancora una volta hanno scoperchiato il vaso di Pandora di chi sfrutta il lavoro e rende schiavi altri esseri umani. Il caporalato è una piaga da estirpare che non può trovare cittadinanza in un paese civile". Questo il commento del segretario generale della Uil Toscana, Francesca Cantini, alla notizia della maxi operazione contro il caporalato tra Prato e il Chianti.
"Il ripetersi di questi fenomeni - aggiunge Cantini - deve spingerci a fare una riflessione sull'immigrazione al di fuori di ogni controllo. Gli immigrati, se non sono accompagnati da specifici percorsi di convivenza e di inserimento nel tessuto sociale italiano, sono troppo spesso facile preda di sfruttatori senza scrupoli. Dobbiamo impedirlo, la Toscana non può dare ospitalità a queste forme di schiavismo che credevamo sconfitte dalla storia".
I commenti
Grande apprezzamento dal Comune di Prato "per l'operazione contro il capolarato che dimostra che il nostro sistema economico non è purtroppo immune da questa forma di odioso sfruttamento". Così il vicesindaco, Simone Faggi, commentando l'operazione di questa mattina coordinata dalla Procura di Prato. "Come già emerso dalla precedente operazione, anche in questo caso - aggiunge - alla mercé degli sfruttatori sono finiti i più deboli della catena sociale come anche i richiedenti asilo. Ma il nostro territorio non abbasserà la guardia e continuerà a vigilare per sradicare il fenomeno odioso del caporalato. In questo senso, invitiamo vittime e persone informate a sporgere sempre denuncia".
Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze
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